Da dove vengono le “cartelle pazze” dell’imposta pubblicità a Gallarate

Il Comune ha ufficializzato il rinvio della scadenza, per riesaminare le cartelle già inviate. Gli aumenti sono molto variabili a seconda degli scaglioni: ecco il confronto tra 2021 e 2020

soldi banca calcolatrice economia apertura

C’è da perderci la testa, nel capire tra le cifre l’evoluzione dell’imposta sulla pubblicità tra 2020 e 2021, a Gallarate. Di sicuro c’è una quota di aumenti – più o meno sostanziosi – che ha fatto sobbalzare sulla sedia più di un commerciante o operatore del settore. Al punto da spingere il sindaco Andrea Cassani a precipitosa rassicurazione sulla revisione delle «cartelle pazze», con tanto di invito: «Non pagate ora».

Il Comune già martedì aveva emesso un avviso, passato un po’ in sordina, per dire che c’era un errore e appunto indicare che: “i termini di pagamento del Canone sono quindi posticipati per tutti i Contribuenti e per ogni tipologia di Canone Unico al 31/05/2021 al fine di consentire la verifica suddetta e la conferma o meno di ogni singola quantificazione”.

Di certo c’è che le tariffe 2021 sono nero su bianco in un documento, la delibera 38 votata dalla giunta comunale (l’organo “di governo” della città che ha competenza) lo scorso 24 marzo 2021. Dove appunto si dettagliano le voci delle diverse modalità ed è qui che, mettendo a confronto le voci con quelle in vigore nel 2020, emerge il nodo: la semplificazione in particolare delle prime due fasce, quelle che riguardano gli spazi pubblicitari di minore superficie.

Lo conferma anche il sindaco Andrea Cassani: «Quest’anno è entrata in vigore l’unificazione della Tosap e dell’imposta pubblicitaria: la fusione non doveva portare aumento nel gettito complessivo. Sono state semplificate, riducendole, le fasce, ma che hanno prodotto aumenti che non sono accettabili su alcune cartelle. Ci sta che alcuni paghino qualcosa di più, qualcuno di meno, ma non è compatibile con le cartelle che sono venute fuori».

E allora perché è stata indicata una responsabilità dell’ICA, la concessionaria che incassa per conto del Comune? «ICA sembrerebbe aver usato criteri disomogenei quest’anno rispetto all’anno scorso. L’Ufficio Tributi sta chiarendo le posizioni, il Comune di certo non vuole prendere più del dovuto».

Le questioni di bilancio sono state sollevate anche dalla civica +Gallarate. Cassani respinge ogni lettura secondo cui la tariffa serva a “far cassa”: «Non ci sono a bilancio aumenti del gettito a questa tariffa per quest’anno».

Quanto pesano gli aumenti dell’imposta pubblicità a Gallarate?

Come abbiamo detto, il cambiamento principale sembra riguardare le due fasce più “basse”, quelle per la pubblicità con minore superficie: fino al 2020 era distinta appunto in due fasce, una fascia inferiore a 1 metro quadro e una fascia da 1 a 5,5 metri quadri. Ne 2021 viene unificata fino a 5 metri quadri.

La tariffa annuale nel 2020 era di 15,49 euro fino a 1 metro quadro, 23,24 euro fino a 5,5 metri quadri . 
Nel 2021, con la delibera 38, è stata unificata a 25 euro annui. Analogamente, il l costo mensile aumenta da 1,55-2,32 euro (per le due superfici distinte) a 3,9 euro.
Ora: è ovvio che chi paga per 4 metri quadri di pubblicità vede un aumento relativo, ma chi rientrava nella primissima fascia – sotto 1 metro quadro – si ritrova ad assistere a una impennata da 15,49 a 25 euro (di qui il 65% di aumento che citavamo nel primo articolo).

Le tariffe 2020:

Le tariffe 2021:

Analoghi sono gli aumenti anche per le altre zone e modalità di manifesto, quelle nelle “zone speciali” e qualle illuminate. Ad esempio la “illuminata semplice” nel 2020 costava 30,98 (fino a 1 metro quadro) e 46,48 euro (fino a 5,5 mq), aumenta invece a 50 euro con fascia unica da zero a 5,5 mq.

Per la “illuminata in zona speciale” (centro della città e dei quartieri) si passa dai 54,22/81,34 euro si sale secchi alla tariffa “fascia unica” di 120,00 euro del 2020, con una impennata più sostanziosa.

Cambiano poi anche le regole per alle forme di pubblicità più particolari, che citiamo solo come curiosità: quella con striscioni o stendardi, ad esempio, passa dalla tariffa fissa di 74,37 euro al sistema a mq, al costo di 3 euro in zona normale e 8 euro in zona speciale.
Volete fare volare una mongolfiera? Da quest’anno costa 50 euro, mentre prima costava 37,19.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 22 Aprile 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.