Agrismart working per mamma e papà mentre i bimbi vanno all’asilo dall’apicoltore. E’ il “Piano Bee” di Anna e Christian

Candidato agli Oscar Green di Coldiretti il progetto dell’azienda “L’Ape e la Spiga” di Biandronno, nato da un’educatrice e da un ingegnere ambientale

Generica 2020

Anna e Christian sono una coppia di trentenni che ha compiuto la coraggiosa scelta, ad un certo punto della vita e mentre stavano per diventare genitori, di lasciare i precedenti lavori e dedicarsi alla costruzione di un sogno: un’azienda agricola dove fare miele e coltivare la terra.  Anna ha lavorato per nove anni come educatrice in una in una comunità protetta a Vinago di Mornago e in un centro diurno psichiatrico a Ispra, e ha poi ha affiancato ragazzi disabili mentre Christian lavorava in Svizzera, nel controllo qualità di prodotti ortofrutticoli.

Dal 2013 hanno aperto “L’Ape e la Spiga” a Biandronno, un’azienda apistica dove si occupano anche di coltivazione orticole e piccoli frutti, operando con la prerogativa di recuperare i terreni abbandonati che venivano lavorati dai nonni e coltivandoli con le stesse metodologie di un’agricoltura rispettosa della terra. Filosofia che li ha portati ad esser parte della “comunità del cibo di SlowFood”. Ora Anna si dedica totalmente all’azienda con il supporto di Christian, che nel mentre ha anche ripreso a lavorare in un’azienda in Italia. Hanno due piccole aiutanti, le loro figlie Marlene e Cecilia.

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L’Oscar Green di Coldiretti è un concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa per premiare le imprese agricole più innovative del nostro Paese e riservato alle imprese agricole condotte da giovani che abbiano avviato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione per agricoltura, cibo, ambiente e territorio.  Per “L’Ape e la Spiga” la candidatura è per la categoria “Tecnologia, innovazione, comunicazione”.

Il progetto con il quale partecipano è “Il piano B(ee) – La storia di un’agri-famiglia resistente”, che racconta proprio di come ad un certo punto della loro vita abbiano optato non per il classico “piano B”, ma piuttosto per l’insolito “piano Bee” decidendo di investire soldi, tempo e ed energie nel mondo dell’apicoltura.

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Le imprese concorrono per conquistare il podio con le loro idee innovative in agricoltura, con le eccellenze e la bellezza dei prodotti, delle aziende, degli incredibili paesaggi e degli inimitabili territori della campagna italiana. Si tratta di idee innovative nate dall’estro di giovani che hanno scelto di investire il proprio futuro e talento in agricoltura; realtà diverse tra loro ma accomunate dall’idea di voler realizzare un modello di agricoltura sostenibile in tutte le sue accezioni: economica, sociale ed ambientale.

«Oltre a mettere in risalto e condividere un modello di resilienza economica per l’individuo in difficoltà occupazionale, che nel nostro caso dal punto di vista lavorativo ha funzionato, l’ambizione è quella di poter coinvolgere la collettività in diverse nostre iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, legate alla biodiversità e sostenibilità – raccontano Anna e Christian – Le proposte educative/didattiche hanno inoltre il fine di recuperare un concetto di socialità perso durante i periodi di distanziamento sociale conseguenti alla pandemia».

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L’innovazione che hanno proposto, alla luce della situazione pandemica attuale, e che parteciperà al concorso, è la “Postazione di agrismart working con servizio educativo annesso”, la quale ha in sé gli obiettivi di conciliare:

–  Le esigenze dello smartworker di poter svolgere la propria attività lavorativa all’aperto presso i nostri spazi agricoli aziendali, in ambiente rurale, tranquillo ed in una postazione completamente energeticamente autosufficiente (a pannelli solari off-grid) e dotata di connessione Wi-Fi;

–  La possibilità per lo/la smartworker di poter iscrivere il/i proprio/i figlio/i al servizio educativo presente in azienda agricola, basato sul concetto della didattica esperienziale all’aperto, svolto da servizio educativo professionale (l’educatrice professionista abilitata è la titolare dell’azienda stessa);

– I bambini/ragazzi potranno così usufruire di un servizio educativo/ludico ed il genitore, nei momenti di pausa, potrà partecipare alle attività agricole in campo, sia direttamente che a semplice scopo formativo/osservativo, diventando esso stesso attore in primo piano delle attività di una piccola famiglia agricola e consumatore critico-consapevole; oltreché molto più semplicemente, godersi momenti di relax al fine di raggiungere il proprio benessere.

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I sei vincitori di categoria, saranno proclamati nel corso di un evento pubblico conclusivo che si terrà a Roma entro la fine dell’anno.Il titolo potrebbe essere un importante volano per fare conoscere la loro azienda e trovare persone interessate a fare partire il progetto, ad oggi in fase di sviluppo ma già testato dalla stessa famiglia.

Durante il lockdown Christian si è infatti trovato in smart working come tanti, con il problema di conciliare gli spazi familiari alle esigenze lavorative. E si è così costruito la sua postazione di agrismart worker, energeticamente autosufficiente e immersa nel verde. E hanno pensato di farne un modello da aprire al pubblico, con Anna pronta a mettere in campo le sue competenze nel mondo educativo, che da sempre sogna di applicare al mondo dell’infanzia.

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Iniziative all’insegna dell’educazione alla sostenibilità, al mondo agricolo e a quello delle api che hanno coinvolto tanti bimbi e tante famiglie. L’augurio è che siano le prime di una lunga serie.  L’azienda è aperta alle visite su appuntamento,  Anna si trova anche al mercato di Biandronno il sabato mattina dalle 8:00 alle 12:00.

Eleonora Martinelli
eleonora.martinelli@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Maggio 2021
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