Associazione nazionale combattenti e reduci, commissariata la federazione provinciale di Varese
Gli organi nazionali hanno affidato il ruolo di commissario provinciale al presidente della sezione di Induno Olona, Agostino De Zulian
E’ stata commissariata la federazione provinciale di Varese dell’Associazione nazionale combattenti e reduci. La notizia era da tempo in attesa di decisione finale e in questi giorni il nuovo presidente nazionale Gino Gheller ha dato il via al commissariamento, nominando il presidente della Sezione di Induno Olona, Agostino De Zulian, commissario provinciale.
Ente morale costituito con Decreto regio nel 1923, l’associazione da tempo sta soffrendo una “crisi esistenziale”, legata fondamentalmente a due motivi. «Il primo – spiegano i responsabili dell’associazione – è stato quello di aver trascurato per anni il rinnovamento generazionale e questo ha provocato un fortissimo invecchiamento dell’età dei soci, con vistosi cali degli stessi dovuti a forti numeri nei decessi. La pandemia di Covid-19 ha ampliato la falla. Il secondo problema grave è di origine economica. Infatti l’associazione nata per tutelare e ricordare chi aveva dato la vita per la Patria e per la tutela dei diritti di chi era tornato dalle guerra, nel corso degli anni si era trasformata in una vera potenza economica».
Facevano capo all’associazione cooperative edilizie, circoli alimentari, bar, corpi di guardie giurate nonché molti cospicui finanziamenti statali e molte proprietà immobiliari acquisite o avute con lasciti di benemeriti cittadini.
«Questa immagine così gioiosa dell’associazione andò avanti fino alla fine degli anni Ottanta. Il progresso economico e la forte concorrenza mise in crisi l’ente che non ebbe la capacità di adeguarsi in tempo. Cosicché per far fronte alle forti spese gestionali e forse a molti errori direzionali furono iniziate le vendite di beni associativi e la chiusura delle proprie aziende. Agli inizi del corrente secolo si evidenziò un debito pari a ottanta milioni di euro provocato dalla federazione della provincia di Roma a cui faceva capo un’impresa di vigilanza con 900 addetti. La sistemazione che provocò la confisca e la sottrazione di beni associativi presenti in ogni parte d’Italia è ancora in corso».
Anche la federazione di Varese, che aveva messo da parte e disponeva di un patrimonio di circa 140mila euro fu privata di questo importo monetario. Per tutta risposta a fine 2012 i dirigenti dell’associazione della provincia di Varese, dopo aver donato con atto pubblico già esistente da decenni alla onlus “Villaggio del Fanciullo di Vergiate” i due appartamenti di Varese rimasti, cessò ogni tipo di attività.
Inutili sono stati finora diversi tentativi per costituire di nuovo la federazione da parte dei soci rimasti. Le sezioni comunali dell’associazione rimaste sul territorio sono sparite nel tempo, tranne una piccola parte che continua le sue attività culturali nei diversi comuni.
Allontanati i dirigenti nazionali degli anni passati, i nuovi dirigenti oltre a tentare di sistemare la parte economica stanno cercando di rivitalizzare l’associazione a livello nazionale.
Dopo le riforme dello Statuto e del Regolamento effettuati a fine anno 2019, l’associazione, seppur ancora gravata da remoti passati non risolti, ha pensato di ripristinare le diverse federazioni provinciali.
L’attenzione è stata così posta anche su Varese che un tempo godeva di una solida posizione, avendo posseduto anch’essa diverse attività tra cui un corpo di Guardie giurate.
«Era necessario trovare un commissario che tentasse la rinascita, seppure di difficile attuazione – spiegano i responsabili dell’associazione – La scelta è stata fatta senza esitazioni individuando nella persona del presidente della sezione di Induno Olona Agostino De Zulian colui che meglio può vestire i panni del commissario provinciale necessario al momento. L’individuazione di De Zulian non è stata casuale, perché lo stesso fin dal 2013 ha voluto la continuazione delle attività della federazione provinciale pur senza trovare i giusti appoggi e successivamente si è occupato della sopravvivenza di più sezioni prive di attivisti».
De Zulian guida la sezione di Induno Olona dall’anno 2003. Sergente Alpino in congedo, è stato eletto a presidente anche se non ha partecipato a combattimenti in eventi bellici, perché molto stimato e per il suo impegno nelle attività sociali fin dai tempi della scuola elementare (sport, Pro loco, Gruppo Alpini, ecc.)
Nel corso degli ultimi anni la Sezione di Induno Olona, presieduta da Agostino De Zulian, è cresciuta in qualità e l’attività dell’Associazione nazionale combattenti e reduci a Induno Olona è stata rivolta agli alunni delle scuole resi partecipi in prima persona ogni anno nelle cerimonie del IV Novembre. Gli alunni preparati nel corso dell’anno sono divenuti gli attori della cerimonia grazie a concorsi legati a tale evento e coinvolti nelle letture di discorsi, nella deposizione delle corone, nell’alzabandiera, nel portare gagliardetti e bandiere.
Il presidente nazionale Gino Gheller e il consiglio direttivo centrale con la nomina a commissario, hanno affidato con piena fiducia a De Zulian l’incarico di tentare la ricostruzione della Federazione di Varese.
Sintetico il commento di Agostino De Zulian felice dell’incarico: «Sarà difficile raggiungere l’obiettivo prefissato ma non è mai troppo tardi e ce la posso fare – dice il neo commissario provinciale – Ricordo che sul Dos di Trento sta scritto “Per gli Alpini non esiste l’impossibile!”».
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