Barbara, Lorena e Mary: la Croce Rossa è donna
Tre volontarie di Luino si raccontano in un periodo difficile tra famiglie in difficoltà e impegni sul territorio
Accanto al servizio sanitario la Croce Rossa di Luino ha attivato un servizio di supporto alle fragilità.
Con grande coraggio e determinazione è stata organizzata un’attività per l’ampliamento dell’offerta di assistenza sul piano sociale: i pacchi conforto e i pacchi gentilezza. Barbara Cavazzin, responsabile della distribuzione di questi ultimi, spiega la differenza tra le due tipologie di pacchi.
«Quelli che sono conservati nel locale adiacente il centralino, sono i “pacchi gentilezza”– spiega –
Si tratta di un servizio temporaneo, associato all’emergenza Covid, nato circa un anno fa, a fine marzo. Le persone che ne hanno bisogno, possono avere un pacco ogni mese».
«Il servizio è stato chiamato “Il tempo della gentilezza” e “Adotta un anziano”– sottolinea Barbara – proprio per rendere il più chiaro possibile il senso dell’attività e la finalità della stessa».
Per il primo è stata messa in azione una squadra di centralinisti volontari. A turno hanno accolto le chiamate di persone che telefonavano chiedendo aiuto.
«Spesso le chiamate erano di persone sole – racconta – a volte in preda alla paura o a uno sconfortante senso di solitudine. Ci si è attivati con grande impegno creando una catena tra centralinisti che ricevevano la richiesta di aiuto e volontari che si rendevano disponibili per andare in farmacia per i medicinali o presso qualche supermercato a comprare i viveri, per poi recapitarli presso le abitazioni dei richiedenti».
Dal resoconto che Barbara fa con puntuale precisione e chiarezza ne emerge un’organizzazione curata nei minimi particolari.
Approfondendo il racconto, fa notare che la richiesta aveva un andamento ondivago che seguiva
quello delle fasi di contagio Covid: nato a fine marzo, il servizio ha visto un’impennata nel primo lookdown, per poi scemare durante l’estate e risalire in autunno. La criticità della situazione economica ha messo in crisi famiglie che non si erano mai rivolte alla CRI locale per chiedere un supporto.
«Dalla domanda si può cogliere la gravità della situazione– precisa – anche per quanto riguarda l’aspetto economico: è cresciuta la richiesta di famiglie autoctone, soprattutto con bambini piccoli. Infatti con la terza ondata nel Kit sono stati inseriti prodotti per bimbi e neonati.
A settembre, ad esempio è stato predisposto materiale scolastico da dare alle scuole per fronteggiare il bisogno di alunni e alunne le cui famiglie avevano difficoltà ad affrontare la spesa.
La squadra, composta da una ventina di giovani, in età dall’ultimo anno del liceo fino ai 25 anni, ha ha operato in modo compatto e costante, facendo settimanalmente il punto della situazione».
«Il servizio dei pacchi conforto non ha un carattere di straordinarietà – spiega la responsabile Lorena
Cesarin. Il territorio da coprire è vasto, le richieste sono sempre più numerose. Per fortuna non operiamo da soli e altri gruppi e associazioni si stanno impegnando come noi per venire incontro alle esigenze delle persone e delle famiglie. E’ molto importante evitare di sovrapporre gli interventi, sarebbe un inutile spreco di energie. La capacità di fare rete si valuta proprio quando si è in azione sul territorio: spesso non servono grandi discorsi o protocolli di intesa, è sufficiente riuscire a comunicare e a trovare soluzioni idonee man mano che i problemi si presentano. Naturalmente anche per i gruppi, come per le singole persone, è fondamentale saper trovare una giusta misura nel proporre il proprio intervento e soprattutto essere convinti che la collaborazione garantisce risultati migliori rispetto ad una modalità centrata più sul lavoro della singola organizzazione».
Lo sa bene Mariangela Rigon, per tutti la zia Mary, guerriera in campo nell’organizzare il gruppo per la preparazione dei pacchi. Mi raggiunge in sede per raccontarmi dell’attività.
Parla animata da un’energia esplosiva: «Il magazzino è a Cadegliano Viconago da circa dieci anni, grazie al comodato d’uso gratuito della Comunità Montana del Piambello. Ci si trova due giorni a settimana – racconta – sei persone al mercoledì, quattro o cinque il venerdì. Ci si ritrova nel pomeriggio, dalle 14 alle 16. La distribuzione dei pacchi viene fatta tutte le settimane. C’è un’apposita squadra per la loro consegna».
Il territorio da coprire è piuttosto vasto: la Valganna; a scendere da Ferrera fino a Germignaga e a
Castelveccana; Colmegna e Maccagno; poi da Luino a risalire fino ad Agra. Sono più di 20 Comuni.
Per accedere al servizio basta avere l’ISEE e chiamare il numero 0332510444.
Spiega che i pacchi conforto vengono preparati in base al numero di persone di cui è composta la famiglia. Le richieste provengono da persone anziane, da mamme sole con figli, ma anche da famiglie che hanno perso il lavoro, soprattutto in seguito della pandemia, stranieri in cerca di un posto in cui poter vivere dignitosamente.
Nel pacco vengono messi diversi generi alimentari: olio, pelati, legumi, riso, tonno, pasta, latte, biscotti, zucchero. A volte farina o caffè o formaggio. Possono essere inseriti anche detersivi per la casa o generi per l’igiene personale. In occasioni speciali, ad esempio in occasione di festività, vengono aggiunti prodotti particolari, come panettoni, uova di Pasqua o colombe pasquali.
«I viveri – spiega Mary – vengono forniti dalla FENAD, da OTP e AGEA. Ci sono anche supermercati che collaborano con la “spesa sospesa”, come Tigros, Benett, NovaCoop, Eurospin e molti altri. Quando i carrelli sono pieni, ci avvisano e noi passiamo a ritirarli. Naturalmente non si tratta semplicemente di una consegna. Dietro c’è una grande sensibilità e capacità di ascolto. Quello che più conta è sapersi mettere nei panni dell’altro perché ognuno di noi potrebbe trovarsi nella condizione di aver bisogno. Bisogna saper aprire il cuore e accogliere. Ogni forma di giudizio è da escludere. L’appuntamento per confezionare i pacchi ormai è diventato un piacevole ritrovo tra persone che condividono l’amore per il prossimo e hanno sviluppato un particolare senso di amicizia.
«La cosa straordinaria è che chi si occupa del servizio, sia dei pacchi Conforto che di quelli Gentilezza, si sente gratificato dall’incontro con le persone alle quali offre la sua disponibilità. In cambio ha il calore umano della gratitudine, che è un bene assai raro.
Abbiamo un dialogo molto bello con le persone – conclude Mary – il rapporto di vicinanza che si crea dà vigore a tutti, ciascuno beneficia di un senso di conforto e coraggio. Alla fine sentiamo di volerci più bene. E stiamo bene».
(testo frutto del lavoro di raccolta di informazioni contenute in una nota Cri Luino a firma Patrizia Martino)
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