Il Comune di Lonate Pozzolo si costituisce parte civile nel processo per corruzione elettorale
La giunta guidata da Nadia Rosa ha approvato la costituzione di parte civile nei confronti del suo predecessore Danilo Rivolta, accusato insieme ad altri di scambio elettorale politico mafioso e corruzione elettorale
La Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha richiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta e dell’ex assessore Francesca De Novara, oltre che di Salvatore De Novara, Peppino Falvo e Cataldo Casoppero nell’ambito del procedimento giudiziario, scaturito da un filone dell’indagine “Krimisa”, relativo all’accusa di corruzione elettorale e scambio elettorale politico-mafioso (art. 416 ter Codice Penale) in occasione delle elezioni Comunali del 2014, vinte dalla lista guidata da Danilo Rivolta.
L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 18 giugno a Milano. Il Comune di Lonate Pozzolo è da ritenersi parte offesa nell’ambito di questo procedimento, per questo con Delibera di Giunta n. 51 del 19 maggio 2021 è stato stabilito di costituirsi parte civile, dando incarico a un legale per assistere il Comune nell’azione civile di richiesta di risarcimento dei danni subiti dal Comune da parte degli imputati.
L’inchiesta riguardava la competizione elettorale del 2014 che sarebbe stata fortemente condizionata dalla presenza della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo. In cambio dei voti della ‘ndrangheta Danilo Rivolta ha nominato la figlia di uno degli appartenenti all’associazione mafiosa, Francesca De Novara, diventata effettivamente assessore alla Cultura a Lonate dal 2014 fino all’arresto dello stesso sindaco che ha messo fine alla sua esperienza amministrativa.
L’ex sindaco di Lonate avrebbe vinto le elezioni amministrative con 300 voti della ndrangheta, in cambio di un assessorato ad una persona “gradita” alla cosca. Le imputazioni sono corruzione elettorale e scambio elettorale politico mafioso nei confronti dell’ex sindaco Danilo Rivolta, di Peppino Falvo, re dei Caf nel gallaratese e coordinatore regionale dei Cristiano Democratici, di Federica Francesca De Novara, ex assessore a Lonate Pozzolo, suo padre e imprenditore Salvatore De Novara e di Cataldo Casoppero, condannato lo scorso 25 settembre dal Tribunale di Busto Arsizio a 14 anni di reclusione perché ritenuto affiliato alla Locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo.
Fu lo stesso ex-sindaco a raccontare in un un’interrogatorio come avvenne la sua elezione in occasione della tornata amministrativa del 2014.
La ‘ndrangheta decise le elezioni del 2014 a Lonate Pozzolo, a giudizio anche Peppino Falvo
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