È il Giro d’Italia delle fughe: a Gorizia vince Campenaerts
Frazione tranquilla dopo le fatiche dello Zoncolan. Il gruppo lascia fare, terza vittoria per il Team Qubekha. Lunedì si torna in montagna con l'arrivo a Cortina
Per la terza volta in pochi giorni, al Giro d’Italia fa festa il Team Qubekha-Assos. E per l’ennesima volta una frazione di questa 104a edizione della corsa rosa è una fuga da lunga distanza a decidere il risultato di giornata. (foto Maurizio Borserini / VN)
Dopo lo svizzero Schmid a Montalcino e dopo Giacomo Nizzolo a Verona, la formazione sudafricana esulta e stappa di nuovo lo spumante: il merito questa volta è di un belga d’attacco, Victor Campenaerts, uno che spesso e volentieri si propone in fuga. Campenaerts, passista di 29 anni, ha battuto negli ultimi metri l’olandese Riesebeek (Alpecin-Fenix). L’accoppiata del Benelux ha anticipato i compagni di avventura tra cui Consonni (quarto dietro ad Arndt) e Cataldo (sesto) che oggi non sono riusciti a portare l’Italia in cima al podio dopo le prodezze degli ultimi giorni (Nizzolo, Vendrame, Fortunato).
Tappa senza scosse quindi quella tra Italia e Slovenia, patria dei fenomeni Roglic e Pogacar (che però al Giro non ci sono). Il gruppo ha recuperato energie dopo la durissima scalata allo Zoncolan (ed è arrivato al traguardo a oltre 17’ dai primi!) anche se qualcuno ha pagato dazio, come il già citato Nizzolo che ha optato per il ritiro. Tutto tranquillo quindi per i big della classifica tranne che per il povero Buchmann, tedesco di classifica della Bora-Hansgrohe, caduto rovinosamente e costretto a dire addio alla corsa (e alla top ten – era sesto – nella quale rientra il norvegese Foss). La caduta, in avvio, ha costretto addirittura l’organizzazione a fermare la tappa per qualche tempo in modo da soccorrere i corridori coinvolti (quattro in tutto quelli ritirati).
A proposito di fughe, per una volta gli uomini della Eolo-Kometa hanno tirato il fiato e hanno preferito non bruciare energie dopo il capolavoro dello Zoncolan che ha rivelato al mondo il talento di Lorenzo Fortunato. Festa grande in casa “varesina” sabato sera; domenica giustamente tranquilla anche perché nei prossimi giorni il team di Ivan Basso ci riproverà come ha annunciato lo stesso team manager ed ex maglia rosa.
Domani – lunedì 24 – si torna a lottare in montagna: si parte da Sacile e si arriva a Cortina d’Ampezzo ma in mezzo ci sono Santa Cristina, Fedaia, Pordoi e Giau. Materiale per campioni del pedale e per fare tanta fatica, spalmata su un chilometraggio abbastanza elevato, 212 Km: nella prossima sede delle Olimpiadi italiane si deciderà un altro pezzetto di Giro d’Italia. Bernal lo sa ed è pronto, vedremo se anche i rivali si saranno attrezzati.
Maglia Rosa: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
Maglia Azzurra: Geoffrey Bouchard (Fra – Ag2r-Citroen)
Maglia Ciclamino: Peter Sagan (Slk – Bora-Hansgrohe)
Maglia Bianca: Egan Bernal (Col – Ineos-Grenadier)
CLASSIFICA GENERALE
1) Egan BERNAL (Col – Ineos); 2) Simon Yates (Gbr – BikeExchange) a 1’33”; 3) Damiano Caruso (Ita – Bahrain) a 1’51”; 4) Aleksandr Vlasov (Rus – Astana) a 1’57”; 5) Hugh Carty (Aus – EF) a 2’11”; 6) Ciccone a 3’03”, 7) Evenepoel a 3’52”; 8) Martinez a 3’54”; 9) Bardet a 4’31”; 10) Foss a 5’37”.
SPECIALE GIRO D’ITALIA
In collaborazione con Bieffe Cicli e con La Bottega del Romeo
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