Gocce piccole o grandi, veloci o “lente”: il disdrometro rivela che pioggia cade
Il Centro Geofisico Prealpino ha installato un nuovo sofisticato macchinario in grado di fornire una fotografia precisa del tipo di precipitazioni
Il picco di precipitazioni è stato registrato ieri sera, lunedì 10 maggio, con 17.908 gocce cadute alle 20.19 mentre quest’oggi, alle 12.31 sono state 10.252.
Tra la serata di lunedì e la mattina di martedì, le precipitazioni sono cambiate sia in termini quantitativi sia qualitativi: mentre le gocce della serata avevano un diametro di 0,88 millimetri e una velocità di 3,80 metri al secondo, quest’oggi erano più grandi, 2,55 millimetri, e cadevano a una velocità di 7 metri al secondo.
I dati sono quelli indicati dal “disdrometro”, il nuovo strumento meteo del Centro Geofisico Prealpino, che permette una classificazione delle piogge.
Il sofisticato macchinario va a implementare la strumentazione del centro che prima affidava ai 25 pluviometri convenzionali, dislocati in diverse parti del Varesotto, le misurazioni dei quantitativi di pioggia con un conteggio delle gocce che entravano in un imbuto calibrato. Questo sistema però non fa distinzione tra i tipi di precipitazione: pioviggine, pioggia, neve o grandine.
Per avere informazioni più dettagliate sul tipo di precipitazione il Centro Geofisico ha deciso di dotarsi di strumentazioni più sofisticate, chiamati disdrometri, in grado di misurare la dimensione e la velocità di caduta delle singole gocce, fiocchi di neve o grandine.
L’obiettivo, a lungo termine, è di studiare le caratteristiche delle precipitazioni a Varese nelle varie stagioni e valutare come queste cambieranno in futuro a causa del cambio climatico.
Il disdrometro, che prende il nome dalla contrazione delle parole inglesi “distribution” e “droplets”, misura tutte le particelle che passano attraverso un fascio laser. Le gocce e i fiocchi di neve interrompono temporaneamente il fascio luminoso. Dall’entità e dalla durata dell’attenuazione si risale alla dimensione e velocità di caduta, classificando quindi il tipo di precipitazione, poiché la grandine cade più rapidamente della pioggia e la pioggia più rapidamente della neve.
Il disdrometro, installato presso la stazione meteo di villa Baragiola, è uno strumento molto più costoso del singolo pluviometro e viene installato solo dai centri meteorologici più
attrezzati. L’informazione statistica che fornisce sulla precipitazione è completa e dettagliata, utile sia per lo studio del cambio climatico, sia per l’erosione del suolo provocata dalle piogge, sia per la certificazione di eventi intensi, ad esempio per la misura della dimensione della grandine.
È noto che il riscaldamento globale prevede per il futuro precipitazioni più intense ma per verificare queste previsioni sono necessarie misure precise delle precipitazioni attuali che potranno essere confrontate con quelle del prossimo decennio. Il nuovo disdrometro sarà un testimone affidabile del clima che cambia, anche a Varese.
Le informazioni del disdrometro vengono pubblicate in tempo reale sul sito del Centro Geofisico Prealpino all’indirizzo:
https://www.astrogeo.va.it/statistiche/disdrometro.php
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