L’accordo sul Politeama approvato anche in consiglio a Varese: le opposizioni chiedono di mantenere i due teatri
Voto contrario di tutte le minoranze. Ora l'ultimo step è il consiglio comunale, poi si passerà al bando per il progetto
Anche il consiglio comunale ha approvato l’accordo tra fondazione Molina e Comune di Varese che concede al comune la cessione del diritto di superficie del Politeama.
Una approvazione non unanime, ma comunque più larga e variegata della stretta maggioranza, con il voto favorevole dei tre consiglieri della Lista Orrigoni Valerio Vigoni, Rinaldo Ballerio e Luca Boldetti e “l’astensione, ma fortemente interessata al progetto” di Elena Baratelli rappresentante della lista Varese 2.0. Delle minoranze va segnalata non solo il voto positivo della lista Orrigoni, ma la sorprendente astensione del consigliere Stefano Clerici di Varese Ideale, non entrato nel dibattito ma poi espressosi con il voto. Il conto finale ha visto 20 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti.
LE DICHIARAZIONI DELLA NUOVA PROPRIETA’ DEL TEATRO DI VARESE ENTRANO NEL DIBATTITO SULL’APPROVAZIONE DELL’ACCORDO SUL POLITEAMA
Un elemento recentissimo però ha cambiato il dibattito sull’argomento, già ampiamente trattato in commissione e in altri consigli precedenti: le dichiarazioni della nuova proprietà del teatro Apollonio, che ha espresso l’intenzione di effettuare importanti miglioramenti alla struttura nell’ottica di una utilizzabilità a 360 gradi, come si può leggere nell’articolo di Varesenews di stamattina.
Dichiarazioni che sono state citate fin dalle dichiarazioni di apertura: «Oggi è stato annunciato l’ampliamento della fruizione del teatro Apollonio, sono preoccupato del fatto che venga poi buttato giù – ha sottolineato infatti all’inizio della seduta Marco Pinti, Lega – Due teatri possono convivere, visto che entrambi hanno le potenzialità a rivolgersi a pubblico diverso. Facciamo una riflessione in questo senso, senza “mettere una tagliola” al teatro tenda entro 36 mesi, come sembra risultare dalle intenzioni dell’amministrazione».
Ma che hanno fatto parte fin da subito della discussione del punto all’ordine del giorno: ad inizio del dibattito infatti Simone Longhini ha chiesto una votazione sulla sospensiva di quel punto, proprio perchè “sono intervenute delle novità che potrebbero cambiare le decisioni”.
Una votazione che ha visto prevalere i voti contrari, permettendo perciò la prosecuzione del dibattito sul punto in questione, ma che ha comunque influenzato di molto il dibattito.
I PUNTI PRINCIPALI DEL CONTRATTO
Il contratto, che avrà la durata di 90 anni, riguarda un valore di 4 milioni 927mila euro, suddivisi tra il cinema, stimato 3 milioni 168mila euro e i negozi e gli appartamenti inglobati nello stabile, valutati un milione e 759 mila euro, e verrà pagato in 90 rate annuali di valore decrescente, dall’approssimativo ammontare di 54mila euro ciascuna.
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