Marta Campiotti: “La figura dell’ostetrica è importante in tutta la vita della donna”

In occasione della Giornata internazionale, una tra le più conosciute ostetriche, analizza l'evoluzione di questa professione che mira al benessere psicofisico della donna

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Non solo maternità. La figura dell’ostetrica riveste oggi un ruolo importante in tutta la vita della donna: « Sono tre gli obiettivi che una professionista persegue oggi – spiega Marta Campiotti, Ostetrica dello Studio di Via del Cairo a Varese e dottoressa in filosofia – Prevenzione, che significa ricerca e cura del proprio benessere psicofisico, assistenza personalizzata, perchè ogni persona è un sistema complesso fatto di fisico, emotività e anima, e sostegno per chi ha bisogno di relazioni nell’affrontare la sua quotidianità complessa. In questi anni, si sta riscoprendo il ruolo dell’ostetrica in tutte le fasi di vita, dalla pubertà alla menopausa, perché ogni età richiede attenzioni e risposte».

Marta Campiotti vanta una lunga esperienza sul territorio, fuori dal contesto ospedaliero, offrendo percorsi personalizzati : « Io amo ripetere alle colleghe più giovani che noi non siamo piccoli medici ma grandi ostetriche, capaci di prendersi cura delle cose semplici che creano il benessere. Oggi viviamo una fase storica delicata, dove le regole ci sottraggono esperienze emozionali essenziali perché intrinsecamente correlate alla produzione degli ormoni femminili, come i feromoni, indispensabili al nostro equilibrio. Recuperare quegli attimi riequilibra giornate di ansia e paura. Il coraggio che deriva dal proprio equilibrio è l’antidoto alla paura in cui la quotidianità ci costringe da un anno a questa parte».

Il distanziamento ha inciso molto sull’esperienza della gravidanza delle donne: « Ho percepito il grande bisogno di avere una guida a cui fare riferimento, una figura a cui appoggiarsi per non sentirsi sole, isolate nel vissuto di un’esperienza unica. Per questo motivo ho mantenuto, in sicurezza, i gruppi di neo madri con cui ritrovarsi per condividere e affrontare insieme il percorso. Ho aperto un nuovo spazio nel centro di Varese, un impegno importante per me, ma necessario per poter seguire le donne nel momento del rientro casa, dell’allattamento».

Attingendo a piene mani anche dal suo percorso universitario in filosofia, Marta Campiotti segue con entusiasmo l’evoluzione della pratica quotidiana che dalla cura del corpo si allarga a quella dell’anima per trovare la ricetta del benessere: « C’è poca attenzione alla forza della nostra parte emotiva e mentale. Ma chiediamoci come mai lo stesso virus si è comportato in modo così differente nelle persone? Che legame c’è tra la cura della nostra alimentazione, del nostro benessere e l’evoluzione della malattia? ».

La figura dell’ostetrica, quindi, si sta affermando con un nuovo e più ampio ruolo: « Io mi rifaccio all’esperienza delle erboriste levatrici di un tempo, che puntavano all’equilibrio fisico, mentale e spirituale. Ed è un movimento è in crescita. Nell’Associazione nazionale Ostetriche Parto in Casa, che ho creato, stanno arrivando tante professioniste giovani che alimentano un approccio a 360 gradi. In Regione Lombardia, il parto in casa non è ancora riconosciuto ma nell’ultimo anno di pandemia, le nascite a domicilio sono raddoppiate. La casa sta diventando il nido confortevole che dà equilibrio e serenità. Questo è ciò che molte donne stanno cercando, la serenità delle piccole cose, gesti semplici ma essenziali nella relazione».

Marta Campiotti  impersona la figura dell’ostetrica che si prende cura della donna: « Avvierò un corso dal titolo “madri e figlie allo specchio”. Il corpo di una donna cambia a seconda dell’età e ogni novità va accolta: in questa crescita, il ruolo della relazione madre figlia è fondamentale. Per questo sono convinta che la presenza di entrambe favorisca l’evoluzione del corpo ma anche dello spirito delle giovani donne».

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Pubblicato il 05 Maggio 2021
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