Mastromarino: “Bene l’allentamento delle misure di ingresso dalla Svizzera, ma il Governo abbia più coraggio”
Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena e presidente dell'associazione dei comuni di frontiera, chiede al Governo di continuare il cammino verso la "zona franca" di 20 chilometri dal confine per risollevare l'economia di frontiera

Soddisfatto, ma solo a metà. La nuova ordinanza del ministro Speranza che allenta le restrizioni per l’ingresso in Italia dai paesi dell’Unione europea e dell’Area Schengen, che consentirà da domenica 16 maggio il ritorno dei cittadini svizzeri nel Varesotto, lascia un po’ di amaro in bocca a Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione italiana comuni di frontiera.
«Da domenica i cittadini svizzeri potranno tornare in Italia, e dunque anche a fare acquisti nei comuni della zona di frontiera, è un primo segnale – dice Mastromarino – Noi però chiedevamo altro e continuiamo a chiedere al Governo più coraggio. Chiediamo che siano prese misure per rimuovere le restrizioni agli spostamenti per i cittadini residenti entro 20 km dal confine e che intendono fare ingresso in Italia, in modo da creare una sorta di zona franca di 40 km a cavallo del confine stesso, nella quale svizzeri e italiani possano spostarsi liberamente, con effetti positivi sulla ripartenza delle economie dei territori di confine».
Il provvedimento prevede che sarà possibile l’ingresso in Italia dalla Svizzera se muniti di certificato di vaccinazione, oppure di tampone molecolare con esito negativo, non antecedente le 48 ore o ancora di certificato di guarigione dal Covid 19 non antecedente i 6 mesi.
Una serie di “filtri” che non piacciono nemmeno ai commercianti dell’area di frontiera, tra i quali il disagio e la sofferenza economica per il mancato arrivo dei cittadini soprattutto ticinesi, si fanno ogni giorno più pesanti: «Sta nascendo un movimento – si legge in un post sulla pagina dei commercianti di Lavena Ponte Tresa “Wonderful Ponte Tresa” – Facciamo sentire la voce delle zone di confine. Invitiamo tutti i commercianti, artigiani e operatori della zona di confine a far sentire la propria voce».
Nuova ordinanza, in Italia senza quarantena dalla Svizzera e dai paesi Ue
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