Meraviglioso Covi al Giro, ma non basta: è secondo a Montalcino
Il giovane di Taino è grande protagonista sugli sterrati toscani. Negli ultimi chilometri resta solo con lo svizzero che si impone in volata
L’urlo di gioia dei tifosi varesini resta strozzato in gola: Alessandro Covi, autore di una tappa meravigliosa al Giro d’Italia è secondo sul traguardo di Montalcino e non è riuscito per un soffio a centrare la sua prima vittoria tra i professionisti, un onore andato invece allo svizzero Mauro Schmid, giovane zurighese del team Qhubeka-Assos.
Schimid e Covi si sono presentati da soli sull’arrivo in terra di Toscana, dopo aver dato vita a una fuga a undici (c’era anche Francesco Gavazzi della Eolo-Kometa, ottavo alla fine) e dopo aver staccato via via tutti i compagni di avventura. L’azione decisiva sulle rampe del Passo del Lume Spento, una salita a pochi chilometri dal traguardo che ha fatto selezione anche tra i migliori. Quando anche il campione nazionale belga De Bondt ha perso contatto da Ale e Mauro, i due giovani talenti hanno capito che per loro era la giornata giusta. Peccato, per Covi, l’epilogo: il ragazzo di Taino ha preso la ruota dello svizzero, ha aspettato che il rivale lanciasse la volata ed è arrivato ad affiancarlo forse però con un rapporto troppo duro. Negli ultimi 80 metri Schmid ha avuto una punta di velocità in più, ha ripreso un minimo margine ed è andato a vincere a braccia alzate.
Sfuma così – per il momento – anche la possibilità per un corridore varesotto di tornare a vincere una tappa al Giro: il digiuno dura da undici anni, visto che gli ultimi acuti arrivarono nel favoloso 2010 quando Ivan Basso vinse la classifica generale e la tappa dello Zoncolan mentre Stefano Garzelli si impose nella cronoscalata di Plan de Corones. Ma oggi, Ale Covi si è rivelato a tutti dopo le belle prove dello scorso anno (2° al Giro dell’Appennino, 9° alla Freccia del Brabante): il ragazzo della UAE Emirates ha gambe, testa, coraggio e talento per riprovarci. Anche se quest’oggi, un po’, il risultato brucia.
La tappa degli sterrati – quattro settori di strade bianche nella seconda metà di tappa – ha fatto la differenza anche tra gli uomini di classifica. A uscire vincitore della contesa è di nuovo la maglia rosa, Egan Bernal: prima ha eliminato Remco Evenepoel, andato in crisi sulla terra battuta lontano dall’arrivo, e la sua crisi ha coinvolto anche il compagno di squadra Joao Almeida chiamato in suo soccorso. Poi Bernal (che ha avuto a disposizione la solita, eccellente Ineos-Grenadier) ha approfittato dello scatto di Buchman sul “Lume Spento” per dare un’altra frustata ai rivali ancora in gruppo. Si sono staccati Ciccone e Nibali che hanno contenuto i danni, hanno perso qualcosa Yates e Carthy (che pure aveva fatto lavorare bene la EF), si sono ben difesi invece Vlasov (Astana) e Caruso (Bahrain) che ora sono secondo e terzo in classifica. Il colombiano, però, sembra davvero di un livello superiore, anche se è opinione comune che la terza settimana sarà quella decisiva.
Gli sterrati senesi sono stati fatali anche per Lorenzo Fortunato, il migliore della Eolo-Kometa in classifica generale. Dopo aver tenuto botta sulle salite appenniniche il bolognese ha pagato dazio chiudendo la tappa nel gruppone arrivato a oltre 22′ dal vincitore. Tra gli uomini di Ivan Basso quindi, la prova migliore è quella del già citato Gavazzi che a 36 anni, e dopo il secondo posto di sabato scorso, continua a scrivere pagine di ottimo ciclismo.
Domani, giovedì 20 maggio, non ci sarà tempo di tirare il fiato: si parte da Siena e si arriva a Bagno di Romagna ma nel mezzo ci sono gli Appennini da attraversare con il Monte Morello, i passi della Consuma e della Calla e quindi, nel finale, il passo del Carnaio. Possibile fuga da lontano, e crediamo che in casa Eolo ci sia già un piano pronto.
Maglia Rosa: Egan Bernal (Col – India – Grenadier)
Maglia Azzurra: Geoffrey Bouchard (Fra – Ag2r – Citroen)
Maglia Ciclamino: Peter Sagan (Slk – Bora-Hansgrohe)
Maglia Bianca: Egan Bernal (Col – India – Grenadier)
CLASSIFICA GENERALE
1) Egan BERNAL (Col – Ineos); 2) Aleksandr Vlasov (Rus – Astana) a 0’45”; 3) Damiano Caruso (Ita – Bahrain) a 1’12”; 4) Hugh Carty (Aus – EF) a 1’17”; 5) Simon Yates (Gbr – BikeExchange) a 1’22”; 6) Buchmann a 1’50”; 7) Evenepoel a 2’22”; 8) Ciccone a 2’24”; 9) Foss a 2’49”; 10) Martinez a 3’15”; 14) Nibali a 4’11”.
SPECIALE GIRO D’ITALIA
In collaborazione con Bieffe Cicli e con La Bottega del Romeo
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.