Metamorfosi urbana: 1966, la fine del ristorante Manzoni
Dodicesima tappa della rubrica di Fausto Bonoldi. Dove si racconta dell'esistenza, fino agli anni sessanta del ristorante Manzoni, tra via Magatti e via Manzoni
Ogni lunedì, con una passeggiata virtuale, la rubrica “Metamorfosi urbana” vi racconta le trasformazioni che ha subito Varese negli ultimi cento anni, da quando cioè è diventata capoluogo di provincia. A firmarla è Fausto Bonoldi, storica firma del giornalismo varesino che su questo argomento, che tratta da anni nel gruppo Facebook La Varese Nascosta, ha scritto anche un libro, edito da Macchione, dal titolo “Cara Varese come sei cambiata“
Metamorfosi urbana, dodicesima puntata: 1966, l’ultima pagina del ristorante Manzoni
Il 10 novembre del 1966, la chiusura dell’albergo ristorante Manzoni segnò l’inizio della definitiva trasformazione edilizia, cominciata negli Anni Trenta, della via dedicata al grande pittore varesino Pietro Antonio Magatti.
Demolito l’edificio in cui aveva sede l’albergo ristorante, fu costruito il moderno complesso all’angolo con la via Manzoni.
Per nostra fortuna, dell’antica via Magatti è stato conservato il palazzo all’angolo con via Ugo Foscolo, di cui un recente restauro ha incrementato il fascino con il rinnovo delle cornici delle aperture in stile eclettico e l’elegante intonaco rosa.
L’albergo ristorante Manzoni aveva preso le mosse da un’osteria con alloggio e ricovero per i carri aperta da Enrico Clerici nel 1909. Non passò molto tempo che il signor Clerici fece fare un salto di qualità all’osteria trasformandola in un luogo di ristoro che si fece apprezzare per la sana cucina tradizionale e i prezzi modici.
L’intraprendenza del figlio di Clerici, Arturo, fece compiere all’impresa di famiglia un ulteriore salto di qualità: grazie al salone per banchetti al primo piano e alla rinnovata sala ristorante al piano terreno, il “Manzoni” divenne una “location” scelta dai club per le riunioni e dalle coppie di sposi per il pranzo nuziale. Nella foto d’epoca, il lato poi demolito di via Magatti negli Anni Venti.
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