“Sassolungo” di Carlo Zanzi al Salone Estense di Varese

Il nuovo romanzo dello scrittore varesino sarà presentato sabato 5 giugno alle 16. Prenotazione su eventbrite

Generica 2020

Sabato 5 giugno alle ore 16 al Salone Estense di  Varese verrà presentato il nuovo romanzo di Carlo Zanzi, “Sassolungo” (Robin edizioni). Con l’autore saranno presenti gli scrittori Fausto Bonoldi e Riccardo Prando. È necessaria la prenotazione al seguente link: http://www.eventbrite.it/e/biglietti-sassolungo-di-carlo-zanzi- 155764051471

Sassolungo” è un romanzo di formazione, è la storia del varesino Luigi Frigerio, dalla sua nascita (1910) ad un momento fondamentale della sua vita (1987). Un arco di tempo di quasi ottant’anni, ed è la prima volta che Zanzi sviluppa una storia dilatata in decenni. Inoltre è la seconda volta che la scrittura è stata preceduta da un approfondimento letterario, grazie alla lettura di alcuni libri.

Se per “Luzine” si era trattato dei romanzi di Ismail Kadarè, qui l’autore si è documentato con alcuni saggi e diari. Fondamentale è stata anche la testimonianza di un “grande vecchio” di Varese. Il titolo non inganni. Non si tratta di un romanzo di montagna, anche se le dolomiti della Val Gardena hanno un ruolo importante, il Sassolungo in particolare, e così le nostre prealpi. Né è un romanzo storico in senso stretto, benché la grande storia sia presente e documentata, insieme alla storia di Varese: la Prima Guerra Mondiale, il fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, la ricostruzione, la rinascita.

È un romanzo familiare, dove emerge soprattutto il rapporto fra nonni e nipoti, Battista e il nipote Bruno, Luigi e il nipote Marco. Alcuni personaggi e situazioni sono reali, in altri casi abbiamo una realtà romanzata, in altri ancora la finzione dichiarata, comunque sempre verosimile. È un romanzo libero dagli stretti vincoli della precisione storica, è una storia che lascia spazio anche alla fantasia. È un romanzo di nostalgia e tradimenti, di amore e di dolore, di gioia, di morte e di fede nel Dio sperato, invocato, lontano e presente.

Nei dialoghi della prima metà del romanzo è frequente l’uso del dialetto bosino. Emergono fra l’altro nella trama la passione di Carlo Zanzi per la montagna e il suo amore per Varese.

Carlo Zanzi, varesino classe 1956, sposato con Carla, padre di Valentina, Maddalena e Caterina, nonno di Rebecca Zoe, Tommaso e Sofia, docente in pensione e giornalista pubblicista, scrive da oltre trent’anni. Ha pubblicato una quarantina di libri di vario genere. Fra quelli più seguiti: “Papà a tempo pieno” (Edizioni Paoline), “La sfida elettronica” (SEI Torino) e “Maroni l’arciere” (Lativa, distribuito da Longanesi).
Predilige la narrativa.
Dal 2007 ha un blog: http://terzopensierieparole.blogspot.it

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Pubblicato il 29 Maggio 2021
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