Una settimana sul Cammino dei Briganti
Una settimana in Abruzzo tra paesini medievali poco abitati, montagne selvagge, orsi, aquile e grifoni. Stefano e Cristian sperimentano insieme il percorso a piedi

Due amici e colleghi, uno già esperto di cammini e camminate (Stefano), l’altro neofita che si è fatto convincere (Cristian). La voglia di addentrarsi in una realtà fatta di paesini medievali poco abitati, montagne selvagge popolate da lupi, orsi, cinghiali, aquile e grifoni, l’ospitalità di persone semplici e genuine e la buona cucina. Infine la voglia di staccare la spina dai frenetici ritmi quotidiani e riappropriarsi del proprio Tempo.
Stefano e Cristian ci porteranno alla scoperta del “Cammino dei Briganti“ in Abruzzo, che percorreranno nell’arco di sette giorni.
«Fino all’ultimo momento abbiamo rischiato che saltasse tutto: Sante Marie, piccolo borgo nel cuore della Marsica, punto di partenza del “Cammino dei briganti” era ancora zona rossa per decisione della Regione Abruzzo» spiegano Stefano e Cristian, in partenza stamane dalla stazione di Gallarate.
«Ma alla fine ce l’abbiamo fatta: tutta (quasi) Italia in zona gialla, zaini in spalla e via! Su e giù tra Lazio ed Abruzzo, tra Marsica e Cicolano sulle orme di quelli che furono definiti “briganti” e che sebbene non fossero dei santi, forse volevano solo difendere sé stessi ed i propri terreni dall’invasione dei Savoia e che si opponevano all’unificazione dell’Italia».

Questa mattina – sabato 15 maggio – sono partiti in treno da Gallarate, inizieranno poi il percorso da Sante Marie. Li seguiremo per una settimana, intanto buon cammino.
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