Sulla mensa per le scuole di Sesto Calende il dibattito finisce a insulti

Si discuteva il regolamento per la refezione: scocca la mezzanotte, il consiglio comunale viene interrotto dopo che la discussione si era surriscaldata. Approvazione rimandata alla prossima seduta

mensa scolastica

Quasi cinquanta modifiche proposte al regolamento della nuova commissione mensa, lo scoccare della mezzanotte, il rinvio e i soliti toni accesi.

A distanza di mesi, e dopo una petizione sulla qualità dei pasti, a Sesto Calende le mense scolastiche rimangono sempre un tema caldo durante i consigli comunali. Nella serata di ieri, mercoledì 26 maggio, l’ordine del giorno prevedeva infatti la delibera per il nuovo regolamento della commissione mensa, approvazione che tuttavia è stata rimandata per “limiti di tempo”, tra le (non nuove) polemiche tra maggioranza e i gruppi di opposizione.

«Quello che si vuole disciplinare con il nuovo regolamento è soprattutto il collegamento tra l’utenza, la scuola, il Comune al fine di migliorare la gestione della comunicazione e raccogliere elementi che possono essere di supporto per migliorare il servizio» così aveva introdotto il punto all’ordine del giorno l’assessore all’Istruzione Claudia D’Onofrio, che in passato ha sempre dato rassicurazioni sulla situazione mense.

Come spiegato infatti dall’assessore, nel regolamento della commissione, che avrà validità da settembre 2021, è stato definito un ruolo di collaborazione per quanto riguarda il monitoraggio del pasto e le nuove modalità di erogazione del servizio.

Rispetto al precedente, nel nuovo regolamento, la nomina e la scelta dei vari componenti della commissione avrà dei criteri specifici senza tuttavia rinunciare al ruolo dei rappresentati dei genitori (in regola coi pagamenti) ad ogni grado di scuola, che formeranno la commissione insieme al personale docente, a due membri della maggioranza comunale, un membro dei gruppi di minoranza, il dirigente scolastico, l’assessore all’istruzione e alle politiche speciali, esponenti di ATS e delle ditte incaricate a cui saranno affidati gli appalti della mensa.

«L’amministrazione comunale si impegnerà a fornire un supporto logistico per l’operatività della commissione e convocarla almeno due volte l’anno, con l’incontro che dovrà essere verbalizzato negli archivi comunali» ha sottolineato D’Onofrio.Dai singoli plessi dove si svolge il consumo dei pasti ai centri cottura, i locali di preparazione dei pasti, così come il comportamento rispettoso delle regole igienico-sanitarie: nel regolamento sono indicati i singoli punti e modalità di monitoraggio della commissione».

Mense Sesto Calende, le minoranze: “Nessun confronto”

Il regolamento, come detto, partirà con il prossimo anno scolastico, motivo per cui, le minoranze avevano richiesto più tempo per un confronto e un dialogo, che, sempre secondo le opposizioni, avrebbe portato a una stesura compartecipata e avrebbe così evitato il numero elevato di modifiche al testo della maggioranza: 5 gli emendamenti di Noi Sestesi, 23 di Insieme per Sesto e 18 di Sesto2030.

«È fondamentale che la commissione sia capace di ascoltare e tutti gli emendamenti dell’opposizione vanno in questa direzione, quella dell’ascolto» le parole del consigliere di Insieme per Sesto, Roberto Caielli.

«La presenza di tutti questi emendamenti è stata obbligata dall’atteggiamento della maggioranza che ha rifiutato qualsiasi confronto preliminare, come anche la decisione di spezzare a metà l’argomento per la conclusione forzata entro la mezzanotte» la posizione di Sesto2030 al termine del consiglio, definito “imbarazzante per il comportamento poco rispettoso dell’istituzione” (non sono infatti mancati i toni accesi neanche a questa assemblea).

«Rispetto agli emendamenti avevamo molte più parti su cui dialogare per arrivare alla fine a un testo condiviso, non certamente a quello di una singola minoranza che non pretende in alcun modo di imporre il proprio testo dalla maggioranza» ha commentato in aula Alessandra Malini, capogruppo di 2030, che tra gli esempi delle proposte dell’opposizione ha menzionato la votazione del menù per “esprimere il potere consultivo”.

Marco Colombo: “Troppi emendamenti e poco sostanziali”

Emendamenti in ogni caso, che, ad accezione del primo del gruppo Noi Sestesi, non hanno trovato spazio nel corso dell’assemblea cittadina, interrotta allo scoccare della mezzanotte per limiti di tempo, anche se il capogruppo dalla maggioranza Marco Colombo ha già “anticipato” che con ogni probabilità tutte le proposte saranno respinte. Motivo per cui il consigliere regionale ha chiesto di ritirare gli emendamenti per favorire la votazione definitiva sul regolamento già ieri sera, cosa non poi non avvenuta.

«Daremo voto contrario a tutti i vostri emendamenti del regolamento mensa – la posizione dell’ex sindaco Colombo -. Lo sapevate, sono emendamenti poco sostanziali e di carattere neanche tecnico ma di “italiano”. Diverso sarebbe stato per qualcuno particolarmente interessante che avrebbe modificato il modo di mangiare e vivere dei cittadini sestesi. Se li ritirate riusciamo a votare  la delibera già stasera senza fare lo sforzo di altre 53 votazioni (46, ndr)».

Invito che ha dato il “la” a un nuovo scontro, l’ennesimo, finito questa volta a epiteti che poco si addicono a un consiglio comunale e che di fatto ha sancito la sua fine, con la votazione rimandata alla prossima seduta.

«Finiremo sui giornali per abuso della democrazia, non ho mai visto fare politica in questo modo» la risposta “ironica” di Roberto Caielli di Insieme per Sesto. «Come fa Colombo a sapere cosa vota ciascun consigliere?».

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 27 Maggio 2021
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