Verso i David di Donatello, Renato Pozzetto si racconta

Tra i candidati per la statuetta di miglior attore c’è anche Renato Pozzetto, il grande attore milanese-varesotto, 80 anni, protagonista del film “Lei mi parla ancora”,

Generica 2020

Si avvicina la data dell’assegnazione dei David di Donatello, prevista per l’11 maggio 2021. Per l’edizione numero 66, condizionata dalla pandemia, gli organizzatori hanno pensato di coinvolgere il pubblico online, invitando i candidati alle statuette a presentarsi e raccontarsi.

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“Lei mi parla ancora”: il film di Pupi Avati con Renato Pozzetto 4 di 21

Tra i candidati per la statuetta di miglior attore c’è anche Renato Pozzetto, il grande attore milanese-varesotto, 80 anni, protagonista del film “Lei mi parla ancora”, pellicola diretta da Pupi Avati liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Sgarbi.

Nel video diffuso dagli organizzatori del principale premio del cinema italiano Pozzetto ricorda come Pupi Avati lo ha avvicinato, un anno fa circa: «Letto il copione, ho pensato che avessero sbagliato film – ha detto scherzando Pozzetto -. Mi ha emozionato fin da subito, ho deciso che sarei stato capace di affrontarlo e recitare questa parte drammatica, ci ho messo qualche giorno ad ambientarmi, ma Pupi mi ha aiutato. Ora aspettiamo il premio e speriamo che arrivi».

Nel film, uscito lo scorso 8 febbraio, Pozzetto interpreta proprio Giuseppe, padre di Elisabetta e di Vittorio Sgarbi e recita per la prima volta nella sua carriera un ruolo drammatico. La trama prende il via dalla scomparsa della signora Rina (moglie di Giuseppe) e dall’arrivo nella vita di quest’ultimo di uno scrittore (Amicangelo, Fabrizio Gifuni) incaricato dalla figlia di scrivere insieme all’anziano un libro di memorie. Un rapporto, quello tra i due uomini, inizialmente burrascoso ma poi via via sempre più profondo.

David di Donatello, nomination a Renato Pozzetto per il premio di miglior attore

Con il popolarissimo attore lombardo sono in corsa per “miglior attore protagonista” anche Pierfrancesco Favino (Hammamet), Elio Germano (Volevo nascondermi), Valerio Mastandrea (Figli) e Kim Rossi Stuart (Cosa sarà).

Nella sua lunga carriera Renato Pozzetto ha già ricevuto un David di Donatello nel 1975: in quella occasione però si trattò di un “David Speciale” «per il nuovo tipo di umorismo delle sue interpretazioni».
Oltre a quella per il miglior attore, “Lei mi parla ancora” ha ottenuto la nomination per la miglior sceneggiatura adattata.

Tra i nominati all’edizione 2021 c’è anche il saronnese Andrea Leanza, candidato a “miglior truccatore” per il film Hammamet diretto da Gianni Amelio. Quest’ultima è una delle cinque pellicole in lizza per il miglior film insieme a “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo, “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli e “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti.

Le voci del David, il saronnese Andrea Leanza si racconta

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Maggio 2021
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