Il 7 giugno apre il bando per la capitalizzazione delle cooperative lombarde
Lo scopo è sostenerne la crescita e lo sviluppo e finanziarne i programmi di investimento, consolidamento, messa in sicurezza e rilancio in seguito alla pandemia

Il 7 giugno prossimo apre il bando per accedere al “Fondo per la capitalizzazione delle cooperative lombarde”. Lo scopo è sostenere la crescita e lo sviluppo delle cooperative e finanziarne i programmi di investimento, consolidamento, messa in sicurezza e rilancio in seguito alla pandemia, promuovendone in particolare la capitalizzazione e il mantenimento e lo sviluppo dei livelli occupazionali.
CHI PUÒ PARTECIPARE
Possono partecipare le cooperative e i loro consorzi (escluse le cooperative di edilizia e abitazione e le cooperative agricole), iscritte all’Albo delle società cooperative, con sede legale e almeno una sede operativa in Lombardia.
INTERVENTI FINANZIABILI
L’intervento finanziario si compone di: un finanziamento a tasso agevolato dello 0,50% con durata pari a 10 anni (di cui massimo 2 di preammortamento) fino al 60% delle spese ammesse e comunque non oltre 300 mila euro; un contributo a fondo perduto fino al 10% delle spese ammesse e comunque non oltre 50 mila euro a conclusione del progetto e in seguito alla rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione del progetto; un’ulteriore quota di contributo a fondo perduto fino al 10% delle spese ammesse e non oltre 50 mila euro al raggiungimento dei risultati occupazionali; un’ulteriore quota di contributo a fondo perduto fino al 10% delle spese ammesse e non oltre 50 mila euro al raggiungimento dei risultati di capitalizzazione.
Sono ammissibili le spese collegate al progetto per: acquisto di beni strumentali (attrezzature, macchinari, impianti); acquisto di partecipazioni societarie (maggiori del 50%) o di rami d’azienda di imprese (nel caso di acquisto di ramo d’azienda, il prezzo di acquisto dovrà essere corrisposto interamente entro 18 mesi); acquisto di licenze software per la produzione o la gestione e interventi finalizzati allo sviluppo della transizione digitale; affitto di locali destinati all’attività primaria/prevalente, per un valore massimo corrispondente a 12 mensilità, comprensive di spese condominiali e con esclusione delle spese per manutenzione straordinaria, imposte e tasse; servizi di consulenza specialistica o equivalenti; spese generali in maniera forfettaria nella misura massima del 10% sul totale delle spese; spese di commissioni per garanzie; spese per il personale dipendente impiegato nel progetto in maniera forfettaria nella misura massima del 10%; acquisto o ristrutturazione di immobili per l’attività primaria/prevalente nella misura massima del 30% delle spese complessive, solo se funzionali alla realizzazione del progetto di investimento.
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