Anche il Città di Varese entra nella partita dell’antistadio
Il presidente della società di calcio Stefano Amirante spiega: “Abbiamo proposto una progettazione in linea con i nostri obiettivi"

All’antistadio di Varese verrà effettuata una struttura provvisoria che riempia le richieste delle società che sono rimaste momentaneamente orfane del Palaghiaccio. Il progetto, che prevede anche campi per altre attività sportive, è passato in consiglio comunale a metà maggio e Palazzo Estense ha quindi aperto la procedura per la valorizzazione per accogliere le manifestazioni di interesse rivolta ai privati che porteranno proposte migliorative, della durata di 15 anni.
Questa mattina il Città di Varese, la società di calcio che usufruisce dello stadio “a gettone” e con il Comune ha siglato un accordo per il centro sportivo delle Bustecche, ha presentato un suo progetto che entrerà in gara per la progettazione, realizzazione e quindi gestione dell’area..
È il presidente Stefano Amirante a spiegare la mossa della società biancorossa di calcio: «Stamattina abbiamo depositato una proposta per l’antistadio. Oggi scadeva il bando per l’area, in totale silenzio ci abbiamo pensato e abbiamo agito. Non c’è volontà di criticare per le proposte antecedenti, non vogliamo fare nessuna polemica, ma abbiamo proposto un’idea in linea con i nostri obiettivi. Abbiamo rispettato ciò che chiede il bando, proponendo però un progetto differente».
Alla base del progetto, come da richieste del Comune, c’erano la pista di ghiaccio, la tempistica per la presentazione e il pagamento del canone al Comune. Il progetto è dello Studio Architetto Barile di Milano, lo stesso che ha “disegnato” il rendering delle Bustecche, il geometra è Dixia Bresciani.
«La pista – evidenzia Amirante – è il punto centrale: la nostra proposta ha le dimensioni 60×30 metri, più grandi del 40×20 proposto da terzi; per noi è il punto forte della nostra progettazione. Abbiamo riservato quindi grande parte alla pista del ghiaccio coperta e da mantenere nei tempi previsti dal bando, fino a non oltre maggio 2022. Da Città di Varese la volontà è fare qualcosa che serva a tutti. La dimensione della pista da ghiaccio è la stessa di un campo a 7, così quando verrà tolta la pista avremo già la base per un campo da utilizzare, senza dimenticare che sarà al coperto. C’è poi tutta la parte di spogliatoi e bar da gestire. Dovendo fare un investimento vogliamo guardare avanti e fare qualcosa che sia funzionale alla nostra realtà».
«Aggiungeremo poi una palestra e un campo da basket coperto – prosegue il presidente biancorosso -, che può diventare comodo alle società che sono nelle vicinanze. Non credo che l’altro progetto precluda l’utilizzo dello stadio. Andiamo a fare un investimento importante per preservare una prospettiva che è evidente: uno stadio che possa ospitare il professionismo da qua a 15 anni. Cercare di iniziare a mettere a posto un paio di problemi, in prospettiva. Senza nessun significato secondario, vogliamo dare una mano a Varese, realizzare questa pista pensando al bene della città».
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