Ancora chiusa la ciclopedonale tra San Salvatore e Malnate, cedimento dovuto ad acque sorgive
In un video di Malnate.org, l’assessore Davide Feleppa e l’architetto Rosalba Russo hanno fatto il punto sui prossimi passi in programma
Dal 30 di maggio è chiusa la ciclopedonale che collega Malnate a San Salvatore attraverso la zona boschiva del torrente Quadronna. Un cedimento al ponticello ha costretto l’interdizione del transito di pedoni e bici. Gli uffici comunali si sono mossi per capire come sistemare il danno e riaprire in tempi rapidi, ma hanno purtroppo scoperto che il problema è dovuto ad acque sorgive, che hanno quindi chiamato in causa anche il gestore dell’acquedotto, Lereti.
In una videointervista pubblicata da Malnate.org, l’assessore Davide Feleppa e il responsabile dei lavori pubblici, l’architetto Rosalba Russo, hanno fatto il punto della situazione, spiegando quali saranno le prossime tappe per poter riaprire il collegamento tra Rovera e San Salvatore.
«Il cedimento della pavimentazione della ciclabile – spiega l’architetto Russo – abbiamo potuto riscontrare che è dovuto a un problema sottostante. Lungo il tracciato della ciclabile passano delle sorgive che hanno creato nel tempo dei vuoti di terreno. Questi vuoti, proprio perché l’acqua aveva delle perdite, hanno creato dei vuoti che hanno determinato il cedimento. Con i colleghi abbiamo chiamato Lereti, che è il gestore dell’acquedotto, e dopo un’accurata pulizia dell’area abbiamo potuto appurare questo problema. Per l’intervento, che stiamo cercando di programmare a breve, dovremmo capire intanto come risolvere il problema delle acque sorgive, cioè convogliare le acque in modo tale da evitare che non si possa ripresentare o presentare in altro luogo la situazione. Dopodiché dovrà essere fatto un consolidamento del terreno e poi rifatto il manto della pista ciclabile».
«Sui tempi – conclude il responsabile dei lavori pubblici comunali -, da Lereti ci hanno detto che avrebbero presentato un documento che dia maggiore specifiche. È un tema complesso, non dovuto al manto stradale, ma a quello che c’è sotto».
“L’intervento non è banale – afferma in sintesi l’assessore Feleppa -, non è solo il ripianamento di una buca, coinvolge altri enti e probabilmente anche dal punto di vista economico non è irrilevante. Quindi chiediamo un po’ di pazienza e fiducia nei lavori che gli uffici stanno svolgendo».
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