Impianti a fune, un confronto sulla sicurezza degli impianti di Como, Lecco e Varese
Dopo il tragico incidente che ha provocato la morte di 14 persone lo scorso 24 maggio a Stresa, l’Agenzia per il trasporto pubblico locale ha organizzato un incontro sugli aspetti relativi alla manutenzione degli impianti
Dopo il tragico incidente che ha provocato la morte di 14 persone lo scorso 24 maggio a Stresa e alla campagna promossa da Regione Lombardia per rilevare gli interventi di revisione e manutenzione degli impianti a fune adibiti a servizi di trasporto pubblico, l’Agenzia per il trasporto pubblico locale del Bacino di Como, Lecco e Varese ha organizzato a Lecco, nel pomeriggio di lunedì 21 giugno, un incontro per confrontarsi con i soggetti interessati del territorio sugli aspetti relativi alla manutenzione e alla sicurezza degli impianti e per comprendere le eventuali problematiche e criticità presenti, sia di breve che di medio-lungo periodo.
Alla riunione hanno partecipato il presidente dell’Agenzia ingegneri Colzani, il direttore ingegnere Colombo, il vicepresidente architetto Mazzucchelli e il consigliere De Poi, il presidente della Provincia di Lecco Usuelli, la sindaca del Comune di Curiglia con Monteviasco Sahnane e i referenti del Comune di Lecco. Per le imprese di trasporto, invece, i rappresentanti di ITB Spa, di CPT Spa, di ATM e di ASF.
Dopo una panoramica rassicurante della situazione esistente nelle province di Como, Lecco e Varese, che contano 5 funivie e 2 funicolari, il presidente ha invitato i gestori degli impianti e i Direttori d’Esercizio a segnalare tempestivamente all’Ente qualsiasi aspetto relativo allo stato dei mezzi e alle opere ritenute necessarie e indispensabili, a partire dal Piano di manutenzione.
L’intento, condiviso con Regione Lombardia, è quello di capire in modo univoco la ripartizione delle attività di controllo e revisione degli impianti e le rispettive responsabilità – compito che verrà assunto dal Politecnico di Milano – nonché recepire la necessità di risorse per adeguarsi alla normativa. «Il ruolo dell’Agenzia non è quello di gestire gli aspetti relativi alla sicurezza, di competenza del gestore e del proprietario dell’impianto – spiega Colzani – ma è quello di garantire alle aziende le condizioni per occuparsene. Regione Lombardia è molto attenta a questo aspetto. ».
Parallelamente ai controlli su funivie e funicolari, il presidente Colzani ha chiesto di comunicare anche le problematiche relative alle teleferiche, mezzi che, seppur non di competenza dell’Agenzia, possono essere utili in caso di soccorso.
Una collaborazione tra Regione Lombardia e Agenzia volta a definire un programma decennale di finanziamento per gli interventi di revisione e manutenzioni degli impianti, in cui le Agenzie TPL assumeranno progressivamente sempre più responsabilità in qualità di enti regolatori del comparto funi. Spetterà alle stesse classificare gli impianti esercenti un servizio di trasporto pubblico locale e ricoprire le funzioni amministrative e di vigilanza. Verrà poi definito lo schema di accordo “tipo”, così da regolamentare il rapporto tra il soggetto proprietario e l’Agenzia, nonché uno schema “tipo” di contratto di servizio per determinare le corrette coperture economiche tra il gestore e il proprietario dell’impianto. Infine verranno riconsiderate anche le tariffe, valutate in base alle specificità connesse alle altimetrie e agli accessi prioritari per categorie di utenti predefinite.
Il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli è intervenuto per confermare l’importanza dell’incontro: «Abbiamo ospitato molto volentieri l’incontro promosso dall’Agenzia del Tpl del bacino di Como, Lecco e Varese, che ringrazio per la presenza e la sensibilità verso il nostro territorio; dopo la tragedia del Mottarone è più che mai doveroso approfondire tutti gli aspetti legati alla sicurezza degli impianti e alla loro manutenzione. Si è trattato di un momento di confronto molto utile, in particolare per il nostro territorio sul quale sono attivi tre impianti a fune di trasporto pubblico locale, Piani d’Erna, Pian delle Betulle, Moggio- Artavaggio, oltre alla funivia di Bobbio. Ho potuto constatare che gli amministratori, gli imprenditori, i gestori e i direttori d’esercizio sono da sempre molto attenti al tema della sicurezza e a tutti gli adempimenti necessari per la corretta manutenzione degli impianti; i loro interventi sono stati molto puntuali e concreti, favorendo la reciproca comprensione delle eventuali problematiche e criticità, anche in riferimento alle revisioni periodiche e generali che caratterizzano la vita utile di ciascun impianto. Posso affermare che la qualità del servizio svolto in provincia di Lecco è ottimale, perché i diversi attori coinvolti sono impegnati quotidianamente per offrire agli utenti il miglior servizio possibile, dimostrando scienza e coscienza nel loro lavoro».
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