Malpensa diventa il set di un thriller

L'aeroporto di Malpensa per la troupe di "Terry's Show" è stata la location delle ultime riprese per il film made in Varese diretto da Federica Crippa e Matteo Ballarati. "Non vediamo l'ora di portarlo nelle sale"

Terry's Show - il film girato in provincia di Varese

Prendere l’aereo a Malpensa può essere un’azione cui ormai si è abituati, ma girare le scene di un film in pista, a bordo di un jet privato, è un’emozione che può prendere alla sprovvista.

«É stato surreale, incredibile», racconta Matteo Ballarati, regista insieme a Federica Crippa del thriller Terry’s show: le riprese del film si sono concluse allo scalo varesino due settimana fa, per un totale di 23 giorni di set da fine febbraio 2020 allo scorso 31 maggio, tra vari lockdown e chiusure.

Sequel di Art.640, il mediometraggio uscito in sala lo scorso 15 novembre 2019, Terry’s è un drama-thriller e si distribuisce su tre linee narrative, un indagato in attesa di processo, una banda di amici contro un pericoloso trafficante d’opere d’arte e un programma televisivo, il Terry’s Show che dà il titolo al film. La produzione (Cactus Production, l’etichetta indipendente) e il cast di attori sono composte da giovani e professionisti del cinema; alcuni di loro provengono dall’istituto cinematrografico “Michelangelo Antonioni” di Busto Arsizio.

Pensato inizialmente come una pellicola dalla durata di 70 minuti, da un primo montato si arriva già a sfiorare i 90 minuti: un vero e proprio pregio per «una piccola produzione come la nostra», spiega Ballarati specificando che il film è autoprodotto e che gli attori si sono messi a disposizione a titolo gratuito. «Il film vuole essere un piccolo lasciapassare di qualità per i nostri attori», continuano. Il sogno dei due registi classe 1997 è sostenuto da alcuni partner, come Emotional dance asd e Ottica Gallazzi di Busto Arsizio.

«Dopo aver contattato Sea Prime e Sardinian Sky Service – continua a raccontare Ballarati – hanno sposato il progetto, mettendoci a disposizione il jet privato: abbiamo girato in orari ridotti a causa del Covid e di tutti i protocolli di sicurezza dell’aeroporto, abbiamo lavorato velocemente e il team di Sardinian ci ha aiutato molto. Erano entusiasti delle riprese».

A Malpensa sono ambientate due scene di Terry’s show; una di queste riguarda la banda che, a inizio film, decide di rimettersi insieme e di recuperare il quarto componente, Carl (interpretato da Alessandro Bellora).

Una pellicola tutta varesina

L’aeroporto intercontinentale di Milano, però, non è l’unica location della provincia utilizzato come set: «Abbiamo ambientato alcune scene ai musei civici di Masnago, alla sala Campiotti di Varese, in un pub di Gornate Olona e dentro la redazione di Rete 55 per una scena del tg», oltre ad alcune ambientate a Novate Milanese.

Terry’s show è un film al 90% Varesotto, con attori della zona, così come i registi: Ballarati è di Busto Arsizio, mentre Crippa è di Arcisate.

Terry's Show - il film girato in provincia di Varese
sulla pista di Malpensa (foto di Nicola Genati)

Girare un film con una pandemia di mezzo

Novembre 2020, a un anno esatto dalla presentazione di Art.640, era l’obiettivo temporale di tutta la troupe per concludere le riprese e la post-produzione, ma si è messo in mezzo il Covid-19. «Era il 28 febbraio quando abbiamo girato la prima scena a Turbigo, quando viene ritrovato il cadavere e ci sono i Ris, con tute, guanti e mascherine. Ancora non si sapeva molto del Covid e non ci eravamo abituati alle mascherine», spiegano i due registi.

«Siamo molto tristi del fatto che le riprese siano finite ma allo stesso tempo orgogliosi di poterci dedicare alla post produzione e non vediamo l’ora di poterlo mostrare a tutti in sala sul grande schermo, stiamo anche aprendo dialogo con distribuzioni per fare viaggiare questo film ovunque». Dunque ora, a riprese concluse  (anche se manca da farne una brevissima aggiunta, «un pick-up»), rimane il montaggio in post-produzione, ma gran part del lavoro è stato fatto nei lunghi periodi di pausa forzata a causa delle zone rosse o del lockdown, sommati alla burocrazia che si è irrigidita notevolmente.

Quanto è stato difficile girare nell’epoca del Covid? «Molto. Nei mesi di lockdown o zone rosse montavamo il materiale girato in attesa delle riaperture. Da un mese a questa parte, grazie alle varie riaperture, abbiamo potuto riprendere a lavorare. Siamo soddisfatti, ci abbiamo messo anima e corpo».

Alcune scene sono “vecchie” di un anno, le riprese sono state spezzate ma «siamo riusciti a non calare»: non è stato certo facile per gli attori hanno, infatti, “tenere” il personaggio su un lungo arco temporale, inframezzato da mesi di incertezza e chiusure.  «Tutti gli attori – si complimentano – hanno fatto un lavoro incredibile tenendo il proprio personaggio lungo tutto questo tempo, non è stato facile».

Un lavoro di squadra

Oltre a ringraziare gli attori (Sara Scialdoni, Fabiana Lavezzi, Fabrizio Valezano, Gregory Balzi, Luna Fedele, Gianfranco Preverino, Fabrizio Muscogiuri, Mattia Santangelo, Alessio Franchi, Edoardo Severgnini, Alessia Cerri, Alessandra Botton, Paolo Muzio, Gerardo Tummillo, Mauro Negri, Daria Morelli, Davide Gobbo, Monica Stracqualursi, Alessia Lodispoto, Paolo Iannuzzi, Simone Passero, Greg Martini e Michele Acocella e Patrizio), Crippa e Ballarati sottolineano l’aiuto fondamentale delle persone che hanno lavorato dietro le quinte per portare a termine Terry’s: Filippo Marcodini «senza il quale il film non avrebbe raggiunto la qualità ottenuta», Nicola Genati, «che con i suoi incredibili scatti ha impresso nella storia le fatiche e le risate del set», Sabrina Trentini «senza la cui amicizia e professionalità saremmo stati messi in ginocchio», Alberto Vismara «che grazie alle sue competenze ha fatto un lavoro impeccabile», Simone Morru «protagonista della trama principale del film», Giovanni Iacono «attore e grande amico della Cactus Production che più e più volte si è reso disponibile per dare una mano dove nessuno poteva aiutarci», Noemi Bertoldi che «oltre ad essere una grande attrice si è dimostrata una grande coach e ha saputo migliorare molte delle scene da noi ideate e scritte», Gabriele Migliavacca «doppiatore e attore incredibile che ha dato prova di talento nell’intero film», Alessandro Bellora «che si è ritrovato attore dopo la nostra bizzarra richiesta», Sabrina Stocco e Chiara Tenconi «che hanno lavorato nel reparto edizione e continuità in un progetto mastodontico», Simone Consoli e Alessio Ghielmetti «per il loro costante aiuto», Daniele Balconi «attore e stuntman professionista del grande schermo che ha creduto in noi è nel nostro piccolo grande progetto regalandoci una performance mozzafiato» e Daniele Marchegiani «attore e produttore della I.M.Production, nostro grande sostenitore, collega e amico».

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 11 Giugno 2021
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