Gallarate, si fa pagare per salvare il gattino ma poi lo abbandona

Un uomo si spaccia per un volontario del rifugio per animali di Gallarate, ma in realtà non ha legami con l’associazione. “Affidate gli animali solo a realtà conosciute”

gatto

Si fa pagare per portare al sicuro un gattino randagio, spacciandosi per volontario di un gattile, ma poi lo abbandona. Succede a Gallarate, c’è già di mezzo una denuncia e nel frattempo è la stessa associazione di amici dei micetti a mettere in guardia: «Affidatevi solo a realtà conosciute».

Il “caso” rimbalza sulle chat da un paio di giorni, tra Gallarate, Busto Arsizio e dintorni. Tutto parte da una ragazza che ha recuperato un gattino abbandonato e lo ha affidato appunto ad un uomo che si spaccia per volontario di Gattaland, il rifugio per animali di Gallarate. La ragazza ha anche pagato per affidare il gattino, che però poi è stato nuovamente abbandonato (foto generica, Pixabay).

Nel messaggio che circola online si avverte che l’uomo “lo fa da tempo ed è stato scoperto varie volte ha minacciato alcuni, sono partite le denunce” (viene inoltre segnalato il numero di telefono con cui si presenta la persona).

«La cosa ci ha lasciato senza parole, c’è una denuncia da parte della ragazza truffata» conferma Ester Gornati, responsabile di Gattaland. Il truffatore ha indicato in modo abusivo il suo numero come riferimento di Gattaland, su alcuni noti portali che riportano riferimenti telefonici. «Adesso li abbiamo fatti rimuovere».

Al di là del caso specifico e della denuncia, Gornati lancia un appello alla responsabilità: «Fidatevi solo di associazioni riconosciute e di persone qualificate, quando gli affidate un animale».
Per la zona di Gallarate-Busto può valere appunto l’impegno di Gattaland: «Noi non abbiamo nessun contatto telefonico, comunichiamo sempre attraverso i contatti social: ci potete scrivere in chat e da lì si costruisce il contatto. Noi rispondiamo a tutti, in tempi più rapidi possibili». 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 25 Giugno 2021
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