Whirlpool, il Mise riapre il tavolo di trattative. Domani si sciopera
Si riapre in sede ministeriale la vertenza per la chiusura del sito di Napoli. Il tavolo è convocato per mercoledì 23 giugno alle 14
La rsu, rappresentanza sindacale unitaria di Fiom, Fim e Uilm, dello stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Biandronno ha comunicato ai lavoratori che mercoledì 23 giugno si terrà un’intera giornata di sciopero per sostenere i lavoratori dello stabilimento di Napoli, chiuso ormai da due anni. Con questo nuovo sciopero le ore dedicate alla vertenza sono oltre settanta. Un sacrificio non da poco per i lavoratori di Cassinetta che proprio in questi giorni hanno ospitato una delegazione di colleghi napoletani.
Lavoratori “in trasferta” a Cassinetta: “Riaprire Whirlpool a Napoli si può”
Venerdì scorso si è tenuta una manifestazione a Roma per fare pressioni sul ministero dello Sviluppo economico affinché venisse riaperto il tavolo delle trattative per una vertenza che va avanti ormai da tre anni. La risposta del ministero è stata affermativa e la convocazione delle parti sociali è prevista per mercoledì 23 giugno alle ore 14.
GIORGETTI E I SUOI PREDECESSORI
Chissà se il ministro Giancarlo Giorgetti riuscirà nell’impresa, dove invece hanno fallito i suoi predecessori, Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli? In gioco c’è il destino di 350 lavoratori dello stabilimento napoletano, la cui chiusura non era prevista nel piano industriale, sottoscritto dall’azienda e dai sindacati dei metalmeccanici. I vertici di Whirlpool, invece, unilateralmente, in sede di verifica dello stesso piano, ne annunciarono la fine, creando una spaccatura senza precedenti con il sindacato di categoria.
L’azienda è andata avanti nella decisione presa, fino alla chiusura del sito partenopeo che produceva lavatrici di alta gamma, tra ipotesi di vendita e una trattativa mai decollata. La ferita profonda nelle relazioni sindacali della multinazionale americana, generata da quella decisione, non si è mai chiusa. E così si ricomincia in un contesto certamente difficile, ma diverso rispetto al passato, perché la speranza dei lavoratori è legata alle risorse del Pnrr che potrebbero rilanciare la fabbrica di Napoli anche alla luce del forte aumento dei volumi produttivi che Whirlpool ha avuto negli ultimi mesi.
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