Alfa, da luglio trattamento dei rifiuti idrici attivo nel depuratore di Origgio Est
Firmato martedì scorso l’accordo per il passaggio ad Alfa del ramo idrico di Lura Ambiente. A Gennaio 2022 anche Caronno Pertusella sarà ceduto ad Alfa. Questi rifiuti al momento devono essere smaltiti fuori provincia, con costi alti e un alto impatto ambientale
Risparmio economico e minor impatto sull’ambiente in un’ottica di economia circolare in grado di utilizzare al meglio le risorse, anche finanziarie. Dal mese di luglio Alfa Srl, gestore di acquedotti, fognature e depuratori della provincia di Varese, concretizzerà un nuovo progetto, «nel quale crediamo molto» dice il presidente Paolo Mazzucchelli, destinato a rivoluzionare quella parte del servizio idrico integrato che riguarda il trattamento (e lo smaltimento) dei liquami provenienti dalle fosse settiche, dalla pulizia delle fognature e dai fanghi dei depuratori, prodotto finale, quest’ultimo, del processo di trattamento delle acque reflue.
In pratica, presso alcuni impianti di depurazione gestiti dalla società pubblica varesina saranno attive sezioni per il trattamento di questi cosiddetti “rifiuti speciali”. Il depuratore Origgio Est Lainate sarà il primo, a breve, e sarà autorizzato a ricevere anche fanghi dalle fosse settiche e rifiuti derivanti dalla pulizia delle fognature per conto terzi.
Caronno Pertusella partirà il 1° gennaio 2022, quando diventerà operativo l’accordo, firmato proprio pochi giorni fa, per la cessione ad Alfa del ramo idrico di Lura Ambiente Spa e quindi anche del depuratore di Caronno Pertusella. Presso il depuratore è attivo anche un laboratorio, già gestito da Alfa e accreditato col sistema di qualità ISO 17025, destinato a diventare un centro d’eccellenza per le analisi sull’acqua potabile.
Per un altro depuratore, quello di Besozzo, si è ancora in attesa delle autorizzazioni mentre l’impianto di Gavirate avrà anch’esso la sezione di trattamento dei rifiuti idrici speciali, ma al momento solo per quelli provenienti dai depuratori gestiti da Alfa.
Attualmente, tutti questi reflui devono comunque essere smaltiti secondo la normativa vigente, spesso in impianti fuori provincia. Con costi maggiori e un impatto decisamente elevato sull’ambiente, non foss’altro che per l’ingente numero di autobotti che li devono trasportare.
«Noi abbiamo stabilito delle tariffe per lo smaltimento in conto terzi che ci sembrano decisamente competitive – dice ancora Mazzucchelli – e riteniamo possano attrarre gli operatori del settore che oggi si rivolgono a centri fuori provincia».
Potenzialmente, il solo polo di Origgio Est potrebbe produrre ricavi per oltre 1,5 milioni di euro all’anno. Un altro risparmio per Alfa deriverebbe dalla diminuzione dei costi per il trattamento e lo smaltimento dei fanghi prodotti dai propri depuratori. E si tratta di una delle voci di spesa più importanti nella gestione degli impianti. Un calcolo eseguito sulla base della quantità di fanghi da smaltire rileva che, per il solo impianto di Gavirate, si dovrebbe ottenere un risparmio attorno al 50%, cioè oltre 360.000 euro all’anno.
«Questa scelta – conclude il presidente Mazzucchelli – proietta sempre più Alfa come uno dei player territoriali capaci di sviluppare e cogliere le opportunità sull’economia circolare che anche il “Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza” sollecita e finanzia».
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