Comuni ricicloni: il dossier di Legambiente premia Coinger, Cocquio, Somma, Cassano e Caronno Pertusella
Nel documento preparato da Legambiente quest'anno si segnalano anche alcuni dei comuni del Varesotto premiati per la bassa produzione procapite di rifiuto secco residuo
Sono 91 i Comuni Rifiuti Free in Lombardia, vale a dire quei comuni i cui cittadini producono annualmente meno di 75 Kg di rifiuto a testa da avviare a smaltimento, il 6% del totale dei 1506 comuni lombardi, coinvolgendo quasi 600mila abitanti.
A stabilirlo è l’annuale premio di Legambiente assegnato sulla base dei questionari compilati dalle amministrazioni sulla produzione e gestione dei rifiuti nel proprio territorio, confrontati con i dati demografici. Tra i comuni premiati questo pomeriggio a Roma nell’ambito dell’Ecoforum di Legambiente spiccano per le migliori performance Bianzano, in provincia di Bergamo per i comuni al di sotto dei 5000 abitanti, Boltiere (BG) tra i 5000 e i 15.000 abitanti e Porto Mantovano, in provincia di Mantova, tra i comuni sopra i 15.000 abitanti (LEGGI IL DOSSIER COMPLETO).
Tra i premiati le aziende di raccolta varesine
Il consorzio Corepla ha premiato Castelnuovo Bozzante (CO), per essersi distinto in particolar modo per la qualità della raccolta degli imballaggi in plastica (con un tasso di impurità inferiore del 34% rispetto alla media regionale) e il continuo miglioramento negli ultimi anni. Tra i migliori consorzi di recupero e gestione dei rifiuti sono stati premiati l’Unione di Comuni Lombarda Oltreadda Lodigiano (LO) sotto i 100.000 abitanti e Mantova Ambiente Srl (MN), Consorzio dei Comuni dei Navigli (MI), Cem Ambiente Spa (MB), Coinger Srl (VA) e Linea Gestioni (CR). Menzione anche per RECUP, realtà lombarda volta a contrastare lo spreco di cibo attraverso un’azione partecipata e inclusiva nei mercati milanesi e di Busto Arsizio (Va). In cinque anni i suoi volontari e le sue volontarie sono riusciti a recuperare oltre 100 tonnellate di prodotti ortofrutticoli ancora commestibili, che altrimenti sarebbero stati buttati via.
I comuni del Varesotto menzionati
Nel dossier preparato da Legambiente quest’anno si segnalano anche alcuni dei comuni del Varesotto premiati per la bassa produzione procapite di rifiuto secco residuo. Ci sono Cocquio Trevisago, posizionato in dodicesima posizione tra i comuni sotto i 5mila abitanti. Somma Lombardo, Caronno Pertusella e Cassano Magnago, rispettivamente in terza, quinta e settima posizione nella classifica dei comuni oltre i 15mila abitanti
“Il passaggio da un’economia di tipo lineare ad una di tipo circolare è possibile grazie all’azione messa in campo dalle amministrazioni più virtuose e dai Sindaci che pongono maggiore attenzione alla gestione dei rifiuti prodotti dai loro cittadini – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di legambiente Lombardia -. Oltre all’impegno dei Comuni, però, va ricordato l’impegno che i cittadini stanno da tempo mettendo non solo nella raccolta differenziata dei rifiuti, ma anche nell’adottare pratiche di acquisto più sostenibili, volte a diminuire la produzione di scarti. In questo l’introduzione della tariffazione puntuale, laddove è stata adottata, ha dato risultati molto positivi in termini di riduzione della produzione di rifiuti destinati all’incenerimento”.
Il concorso dei comuni ricicloni
Il premio di Legambiente Comuni Ricicloni, a livello nazionale, è un concorso volontario cui concorrono le realtà che inviano i dati di produzione dei rifiuti nei tempi e nei modi stabiliti dagli organizzatori. In Lombardia tra i 1504 Comuni hanno compilato i questionari in 432. I quantitativi delle diverse tipologie di rifiuti sono stati richiesti attraverso i codici EER previsti dal D.M. 26 maggio 2016 e per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata si è adottata la formula prevista dal medesimo decreto. Sono così entrati a far parte della raccolta differenziata anche i quantitativi di rifiuti inerti conferiti alle piattaforme ecologiche comunali (ma fino ad un massimo di 15 Kg/ab/anno). Per i Comuni turistici è stato previsto un correttore che, in assenza dei dati relativi agli abitanti equivalenti, cerca di tenere in considerazione gli aumenti del numero di utenti nei mesi dell’anno (comunicati dai Comuni/consorzi) in cui la popolazione aumenta di almeno il 30%. Per tutti gli altri comuni ha fatto fede il dato degli abitanti raccolto da ISTAT.
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