Elena da Marnate, la “Vialli” della pallavolo femminile

Elena Colombo, che fa parte della UYBA, ha fatto da team manager alle azzurre under 20 che hanno vinto l'oro mondiale. Ci racconta le sue emozioni

Elena colombo uyba

Cosa ci vuole nella vita per realizzare i sogni? Passione, professionalità, ma non solo: occorre anche la giusta ambizione, capace di donare ai propri desideri la capacità di trasformarsi in realtà.

A mostrarci tutto questo è una giovane marnatese di 35 anni che è appena tornata in valle Olona con una medaglia d’oro al collo. Elena Colombo, questo il suo nome, ha infatti ricoperto il ruolo di team manager – lo stesso rivestito da Gianluca Vialli con la nazionale azzurra di calcio nei recenti Europei – per la nazionale under 20 di pallavolo, che lo scorso 18 luglio ha trionfato a Rotterdam nei mondiali di categoria, battendo 3-0 la Serbia in una finale ricca di emozioni.

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A bordo campo, con il cuore in subbuglio e le mani rosse per il tanto applaudire “le sue ragazze”, c’era dunque Elena, che in sette anni da semplice tifosa si è ritrovata ad essere una delle figure chiave della delegazione azzurra ai mondiali di pallavolo.

“Come è successo Elena? Come hai fatto a trasformare un hobby in lavoro?” 

«Seguivo la Yamamay come tifosa quando, sette anni fa, seppi dell’acquisto della giocatrice russa Ekaterina Lyubushkina. Avevo studiato “Mediazione culturale e linguistica” e conoscevo bene il russo, pertanto decisi di scrivere un’email alla società e mettere a disposizione le mie conoscenze. Fui chiamata subito: la ragazza non parlava inglese e mi vollero come interprete. Fu incredibile».

Elena colombo uyba
Elena Colombo con la giocatrice Ekaterina Lyubushkina

Nelle parole di Elena si sente ancora tutto l’entusiasmo per quel momento magico, che cambiò radicalmente la sua vita.

«In un attimo, mi ritrovai in un ufficio pieno di coppe, sotto i colori della mia squadra del cuore, pronta ad immergermi in quel mondo che avevo solo osservato dagli spalti. Un sogno.
Lavorai con Ekaterina per tutta la stagione, ma a campionato finito, quando lei passò alla Dinamo Mosca, ero pronta a tornare alla mia vita di prima. Ringrazierò per tutta la vita il presidente Giuseppe Pirola e il direttore generale di UYBA, Enzo Barbaro, che credettero in me e mi chiesero di restare. Da allora faccio parte del team. Barbaro mi ha insegnato tutto ciò che so sul ruolo di team manager: come occuparsi di tutti quegli aspetti organizzativi che sono fondamentali per una squadra. Trasferte, permessi e, in tempo di Covid, tutte le certificazioni necessarie».

Entusiasmo, passione per il proprio lavoro, ma anche tanta determinazione a far bene: «Tutto deve essere organizzato al meglio – spiega Elena con decisione – Le mie ragazze devono solo pensare a giocare e non avere nessuna preoccupazione. E’ importante per me».

Una professionalità che ha condotto la giovane di Marnate ai Mondiali: «A maggio è giunta la chiamata dalla Nazionale. Alessio Trombetta, coordinatore del settore giovanile femminile, e Marco Mencarelli, direttore tecnico delle nazionali – che avevo avuto modo di conoscere a Busto Arsizio, durante i suoi anni da allenatore della UYBA – hanno pensato a me per il ruolo di team manager della nazionale under 20. Dopo aver chiesto l’ok alla mia squadra, sono partita e mi sono ritrovata catapultata in una esperienza meravigliosa».

Elena colombo uyba
La nazionale azzurra under 20 vincitrice ai Mondiali

Elena non nasconde la sua emozione: «Con il club ho avuto modo di affrontare coppe, finalissime, che ho vissuto con tanta adrenalina, ma l’atmosfera di un mondiale è qualcosa di totalizzante.
Tra i ricordi più belli che serbo nel cuore, c’è sicuramente l’incontro con culture differenti. Per me, che ho studiato Mediazione, significa aver potuto parlare con persone di tutto il mondo: conserverò sempre nel cuore lo scambio delle maglie con le avversarie e il momento in cui la team manager egiziana venne a chiedere la mia maglia. Parlammo di tutto, dei match disputati, del Mondiale, ma anche del Cairo, dell’Italia e dell’Egitto. Mi ha scaldato il cuore, è stato un grande arricchimento per me: sì, c’era il Covid e non era possibile uscire dalla nostra “bolla”, nè visitare le città, ma abbiamo comunque potuto chiacchierare, magari a distanza, ma gli occhi possono comunicare tutto, senza limiti. Lo sport ci ha regalato davvero tanto».

Un’esperienza di vita che ha coinciso con una grandissima soddisfazione sportiva: «Avere l’oro al collo è una sensazione indescrivibile – ci confida Elena – sarebbe stato comunque importante vincere la medaglia d’argento, o di bronzo, ma battere in finale la Serbia ci ha regalato una carica incredibile». Una vittoria che ha permesso al gruppo azzurro di tornare a casa con l’oro al collo e di respirare aria di normalità: «Il rientro in Italia da Rotterdam è stato ricco di momenti che porteremo sempre con noi. In aeroporto le persone ci festeggiavano, ci chiedevano la foto con la coppa: si respirava aria di festa e voglia di normalità, così preziosi dopo le restrizioni anti-Covid».

Elena colombo uyba

E adesso, dopo la vittoria ai Mondiali, è giunto il momento di rientrare a Busto, insieme alla giocatrice Sofia Monza.

“Cosa ti ha insegnato questa esperienza con la nazionale?” 

«Questi mesi in azzurro hanno rappresentato per me un grande insegnamento a livello professionale. Visti i tempi stretti del Mondiale, c’erano tante mansioni urgenti da sbrigare, una in fila all’altra. Adesso che sono rientrata a casa, fra le mie ragazze a Busto, porterò con me la serenità che ho avuto nell’affrontare gli imprevisti e i mille impegni che si sommavano. “Stai calma e tranquilla e riuscirai a far tutto” mi ripetevo. Un respiro e partivo.. Ed è proprio andata così».

Salutiamo questa giovane donna, che ha portato una medaglia d’oro in valle Olona, con un’ultima domanda.

“A chi hai dedicato questa vittoria ricca di emozioni?”.
Elena non ci pensa due volte: «Io non sono molto sentimentale, ma poco prima di questa esperienza, a pochi giorni dalla partenza, è venuta a mancare la mia nonna Orfea. So che lei era con me. Ovunque, anche sul podio. La vittoria è per lei».

Santina Buscemi
santina.buscemi@gmail.com

Amo raccontar dei paesini, dove la differenza la fanno le persone comuni che si impegnano in piccole associazioni. È di loro che scrivo..e mi emoziono sempre un po'. Anche questo è VareseNews.

Pubblicato il 27 Luglio 2021
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