Il futuro di Palazzo Minoletti: lo scontro social tra Obiettivo Comune e Più Gallarate
Sui social di Obiettivo Comune Gallarate lo scontro su palazzo Minoletti, edificio sempre al centro della vita politica di Gallarate e che la civica di Massimo Gnocchi vorrebbe destinare ai giovani
La rigenerazione di Palazzo Minoletti è uno dei punti nodali del programma della civica Obiettivo Comune Gallarate, che sostiene Massimo Gnocchi come candidato sindaco di Gallarate.
L’idea centrale è farlo diventare il palazzo dei giovani, una sorta di casa delle associazioni culturali e sportive, “dove troveranno posto spazi lavorativi e creativi, aree destinate a co-working, la Consulta dei Giovani, sale prove per i nostri giovani artisti e spazi di aggregazione”, si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook di Obiettivo Comune ieri sera, martedì 13 luglio.
Alberto Battaglia (di Più Gallarate) ha definito la proposta «un’utopia», visto l’onerosa spesa per la messa in sicurezza. E ha continuato, affermando di parlare da privato cittadino e non da candidato nella lista di Sonia Serati: «Di amministrazioni che hanno dilapidato il patrimonio pubblico con progetti faraonici ne abbiamo avute abbastanza, e ancora oggi i gallaratesi ne pagano il conto. Sinceramente, da un gruppo che fa dell’esperienza il proprio punto di forza, mi aspetto molto di più».
La campagna di Massimo Gnocchi parte da ospedale e Minoletti centro per i giovani
Palazzo Minoletti e le passate amministrazioni
Gnocchi dunque, dando ragione alla dilapidazione di denaro pubblico cui faceva riferimento Battaglia, ha ripercorso velocemente la storia dei tentativi del recupero dell’edificio, risalendo all’acquisto da parte del Comune nel 2009 di circa 1,7 milioni di euro. «Chi era l’assessore ai lavori pubblici di quella giunta che atro non era che il Mucci bis? Leonardo Martucci, nominato assessore nel 2008, che ora sostiene la lista Più Gallarate», ha ribattuto dunque l’aspirante primo cittadino.
Quanto invece all’intervento del 2014 della giunta Guenzani, Gnocchi ha ricordato la spesa «di circa 3,5 milioni di euro per una ristrutturazione, però, rivolta in direzione di trasformarlo in zona food con tutte le necessarie prescrizioni del caso». L’amministrazione Cassani ha deciso di sperare in un intervento privato, ma questo non è andato a buon fine e di fatto il recupero si è arenato; solo nel 2018 Missoni aveva mostrato il proprio interesse all’ex Casa del Fascio,ma non si è concretizzato nulla.
Tornato poi alla proposta della civica, invece, Gnocchi ha difeso l’idea della casa dei giovani: «Trasformare palazzo Minoletti nella casa dei Giovani è proposta tutt’altro che utopistica anzi, probabilmente l’unica veramente realizzabile e concreta, che potrebbe trovare sostegno economico da parte dei fondi europei per i giovani e farebbe di Gallarate un luogo di riferimento per le fasce di ragazzi per il futuro dei quali serve oggi coraggio nelle idee e onestà di proposte e coinvolgimento. Un modo questo di preservarne la funzione e ridando centralità al tema dei giovani. Non diciamo sia facile, ma realizzabile sì. Che è ben diverso da dire utopistico».
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