La Lega di Cassano Magnago dice no al centro logistico: “La terra degli avi non si vende”
Il progetto di maxi-centro logistico tra Cassano Megnago e Fagnano Olona non trova la Lega d'accordo

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Lega di Cassano Magnago
Negli ultimi tempi si fanno sempre più insistenti nubi grigie che minacciano uno dei nostri ultimi spazi verdi.
La zona agricola e boschiva est della città è minacciata da una sedicente società srl dal nome accattivante e benevolo (ma che ha intenti tutt‘altro che ecologici o di natura agricola) che sta di fatto rastrellando tutti i terreni agricoli e boschivi nella zona di confine con Fagnano Olona.
Non cadiamo nella tentazione di vendere la nostra eredità, la nostra la terra, perché ci è stata asciata dai nostri avi ed è sacra; non bisogna permettere a nessuno speculatore di venire in questi vostri campi, né accettare offerte di quanti vogliono comprare la vostra terra.
Maxi-centro logistico nel corridoio ecologico? Il Pd di Cassano Magnago chiede chiarimenti
L‘intento è di costruire un eco–mostro da migliaia di metri quadri ma, aggiungiamo, mostro non solo in senso ambientale ma anche nel senso dei diritti del lavoro visto che le esperienze attuali di altre mega logistiche creano spesso solo sfruttamento di bassa manovalanza e non restituiscono quasi nulla al territorio circostante. Senza pensare al traffico di mezzi pesanti sulle nostre strade. E non si usi la scusa del futuro nuovo svincolo di pedemontana.
Inoltre, il corridoio ecologico dalle alpi al sud Europa rappresentato dal parco del Ticino si nutre e sviluppa anche in senso orizzontale con piccoli corridoi ecologici tra le ultime oasi verdi della zona prealpina che abitiamo e non possiamo distruggere ancora intere aree, mentre esistono di fatto in zona grosse aree industriali abbandonate o dismesse da rioccupare senza consumo di nuovo suolo.
Insomma, Cassano al cemento ha già dato, specie negli ultimi anni; quindi diciamo un forte “No” a tutto questo. La terra non ha solo un valore materiale. Rappresenta la nostra dignità, e in essa abbiamo le nostre radici. Lì vivono i nostri animali selvatici. Non possiamo ignorarne l‘importanza! Chiedo uno scatto d‘orgoglio ai cassanesi proprietari di terreni agricoli è boschivi, soprattutto nella zona di confine con Fagnano Olona: non vendete agli speculatori. La terra degli avi non si svende.
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