Lo scopritore di Bordignon: “Le proposi i pesi, finì subito in nazionale”
Nicola Perri ha formato centinaia di atleti alla "Linea e Salute" di Somma Lombardo. «Giorgia migliorava ogni settimana. A Tokyo una gara fantastica»

Se l’Italia ha potuto festeggiare, per la prima volta nella sua storia sportiva, una medaglia femminile nel sollevamento pesi alle Olimpiadi, lo deve anche a un signore che nella sua Somma Lombardo porta avanti da tanti anni una palestra dove si insegnano le basi e si raccontano i segreti di una disciplina poco conosciuta ma che sa essere affascinante.
Nicola Perri, a Somma, gestisce da tanti anni la palestra Linea e Salute ma in passato è stato un atleta di pesistica e non ha mai rinunciato a questa attività. Fu lui ad accogliere una Giorgia Bordignon – perché è di lei che si parla qui – non ancora sedicenne, arrivata in palestra un po’ per curiosità, un po’ per fare nuove amicizie, un po’ per tenersi in forma.
Nicola, cosa accadde quando Giorgia cominciò con i pesi?
«Accadde che nel giro di pochissimo tempo dimostrò di avere delle belle qualità per questo sport. Conquistò subito la Coppa Italia under 16, venne notata e cominciò a fare le prime esperienze con le nazionali giovanili: la prima gara internazionale fu in Norvegia, la foto rappresenta proprio quell’impegno. Insomma: i suoi progressi erano netti, settimana dopo settimana, e credo che quei primi risultati hanno aiutato a fare crescere la passione in questo sport. Certo, non era prevedibile pensare di arrivare a un argento olimpico: questa è stata una cosa fantastica».

Come si convince una ragazzina a entrare in una squadra di pesistica?
Noi, qui a Somma, proponiamo di provare il sollevamento pesi a chi si accosta alla palestra. Senza impegno: se piace, siamo disponibili a proseguire e a seguire i ragazzi altrimenti sono liberi di fare la propria attività nelle varie sale. Con Giorgia andò allo stesso modo: l’abbiamo proposto e lei ha accettato. Ha trovato un bel gruppo di coetanei, allora la squadra era piuttosto grande: ha fatto amicizia, si è trovata bene e poi come ho detto i risultati sono cominciati ad arrivare. E andare ad allenarsi con una medaglia a livello nazionale sul petto è un bello sprone per proseguire».
La gara di Tokyo di Bordignon è stata anche un capolavoro di tattica.
Certamente: conta tanto anche l’aspetto tattico e quello psicologico. Del resto però stiamo parlando di una ragazza, Giorgia, che sta dimostrando una longevità sportiva molto importante. Ha cominciato a gareggiare a 16 anni, ora ne ha compiuti 34 e vi assicuro che non è semplice restare sulla breccia, a quel livello, per così tante stagioni. Lei ci è riuscita e a Tokyo ha fatto davvero qualcosa di fantastico».
Oggi lei prosegue nel formare giovani alla pesistica. Quanti ce ne sono alla “Linea e Salute”?
«Non molti purtroppo, quando entrò Bordignon il gruppo era ben più folto. Oggi abbiamo una decina di atleti, purtroppo mi sembra che i giovani abbiano meno voglia di impegnarsi in una disciplina che richiede molti sacrifici. Però oggi sono davvero felice: Giorgia ha ottenuto una medaglia meravigliosa e, anche se da anni vive e si allena altrove, mi resta la gioia di averla avvicinata e preparata a questo sport. Non me lo dimenticherò mai».
Medaglia incredibile per il Varesotto: Giorgia Bordignon è argento nel sollevamento pesi
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