Grazie alla Cina per Lu-Ve la ripresa è già iniziata: + 18% di fatturato nei primi sei mei dell’anno
Ordini per le Olimpiadi invernali, la conservazione dei vaccini e la logistica portuale. Fabio Liberali: "Il mercato del congelamento farmaceutico, lo scorso anno è cresciuto del 33 per cento". Difficoltà per l'approvvigionamento di rame e alluminio
Per Lu-Ve spa, azienda di Uboldo tra i leader mondiali nella produzione di scambiatori di calore, la ripresa è già iniziata. A livello di gruppo, l’azienda fa registrare nel primo semestre 2021 un fatturato pari a 224,5 milioni (+17,6% rispetto al 30 giugno 2020). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2021 ammonta 146,3 milioni di euro (+78,3% rispetto al 30 giugno 2020 e +47,0% rispetto a marzo 2021).
«Siamo in presenza di una domanda molto attiva, ma con forti tensioni sul mercato degli approvvigionamenti, a causa dei prezzi crescenti e della disponibilità di materiali e componenti – ha dichiarato Matteo Liberali ceo di Lu-Ve group ( a destra nella foto) – Tuttavia, facendo molta attenzione a gestire una fase di grande complessità, l’aumento dei volumi e la crescita del portafoglio ordini ci permettono di guardare al futuro con ottimismo».
Il rincaro dei prezzi dei materiali e le difficoltà di approvvigionamento per Lu-Ve riguardano sia le materie prime usate negli scambiatori si calore, come rame e alluminio, sia le leghe saldanti, a cui si aggiungono anche i materiali ferrosi e le componenti elettroniche.
LA SPINTA DEL MERCATO CINESE
Il gruppo Lu-Ve negli anni è cresciuto grazie a una politica di acquisizioni e investimenti, in particolare in India, Cina e Stati Uniti. Lo stabilimento di Tianmen in questo periodo ha ricevuto ordini complessivi per circa 9 milioni di euro. «Si tratta di apparecchi destinati allo stoccaggio di vaccini anticovid, settore dove sono previsti nuovi investimenti da parte dello Stato cinese – spiega Fabio Liberali, responsabile della comunicazione di Lu-Ve Group-. E poi ci sono progetti infrastrutturali legati alle prossime Olimpiadi invernali Beijing 2022 e altre forniture legate a 40 cantieri – alcuni già avviati altri in procinto di partire – nei settori della logistica, agricoltura, leisure e farmaceutica».
UN SETTORE CHE VALE OLTRE 18 MILIARDI DI DOLLARI
L’ottimismo dei vertici di Lu-Ve è sostenuto dalle previsioni di crescita del settore legato alla catena del freddo che si prevede raggiungerà un valore di 18,6 miliardi di dollari entro il 2027, con un incremento di circa il 13,8% all’anno, che comunque non sarà sufficiente a coprire la domanda crescente. «In particolare il mercato del congelamento farmaceutico, lo scorso anno è cresciuto del 33,3% per un valore di 3 miliardi di RMB (abbreviazione di Renminbi, la valuta cinese, ndr) dato che si prevede in ulteriore crescita. Solo lo scorso anno sono state realizzate 360mila nuove strutture dedicate» conclude Fabio Liberali.
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