Luigi Pericle e la Collezione Permanente a Palazzo Reali

Il maestro della tecnica a china in mostra fino al 5 settembre

Arte - Mostre

Molte opere senza titolo, ma nessuna banale. Basta segnalare questo per invitare ad una visita dell’esposizione retrospettiva dedicata a Luigi Pericle (1916-2001) artista basilese di origine italiana, accolto fino al 5 settembre negli spazi all’ultimo piano di Palazzo Reali, nella sede secondaria ma storica e convincente del Museo d’Arte della Svizzera Italiana, in via Canova a Lugano.

Il nome come pittore deriva direttamente da quello d’anagrafe, Pericle Luigi Giovannetti, mentre con il cognome egli è noto soprattutto per la sua attività di illustratore e fumettista. Giovannetti, studente svogliato ma caratterizzato da una forte tensione verso le discipline e le filosofie orientali, sposa nel 1947 la pittrice grigionese Orsolina Klainguti e nei primi anni Cinquanta si traferisce ad Ascona, dove sostanzialmente vivrà fino alla morte.

Dal punto di vista pittorico, dopo un grave momento di crisi, il successo arriva dal Regno Unito, dove nei primi anni Sessanta vengono organizzate due personali e due collettive presso la galleria Arthur Tooth & Sons di Londra. Centrale nella sua vita è probabilmente anche l’incontro con il poeta e critico d’arte anarchico Sir Herbert Edward Read, che visiterà il suo atelier nel 1964, dandogli con questo una rilevanza artistica di prima grandezza soprattutto in Inghilterra e Galles. Luigi Pericle è stato un maestro della tecnica a china, cosa che a Lugano è perfettamente evidente, ma ha sperimentato molto bene anche le tecniche miste, la stratigrafia ed i supporti particolari come la masonite.

Con lo stesso biglietto, in via Canova al I piano, è possibile osservare anche alcune opere rilevanti appartenenti alla Collezione permanente del museo. Tra queste vanno segnalate quelle di Antonio Rinaldi (1816-1875) il pittore mendrisiotto sul quale si fonda il nucleo centrale della Pinacoteca Zuest di Rancate; ma soprattutto Antonio Ciseri (1821-1891) l’artista asconese che ha opere esposte anche alla GAM di Firenze. Infine, spostandosi in Italia, è altresì presente un bel dipinto in piccolo formato riconducibile alla bottega di Carlo Crivelli, il grande maestro veneto-piceno del Quattrocento i cui imponenti trittici sono tra le opere d’arte sacra più ammirate alla Pinacoteca di Brera.

Al piano terreno sono allestite due ulteriori sale dedicate a temi molto diversi tra loro: una al giovane artista italo-svizzero Salvatore Vitale (Palermo, 1986) mentre in una seconda è esposta una grande tela, copia de “Il Giardino delle Delizie”, opera di Hieronynus Bosch realizzata alla fine del Quattrocento il cui originale si trova al Museo del Prado di Madrid. Si tratta di una riproduzione effettivamente di ottima fattura, ma essendo il dipinto lontano dalla sensibilità moderna il tema va approfondito per poter essere pienamente compreso.

Antonio di Biase
Masilugano.ch
Orari: Mar, Mer, Ven : 11.00-18.00
Gio: 11.00-20.00
Sab, Dom, Festivi: 10.00-18.00
Lun – chiuso

Ingresso intero CHF 8, ridotto 6.

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Pubblicato il 22 Luglio 2021
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