Padel a Lissago, la voce dei residenti contrari al progetto
Dopo la presentazione alla stampa del progetto del centro sportivo “Oasi Padel Varese” che sorgerà a Lissago, negli spazi dell’oratorio di via Salvini, non si è fatta attendere la replica dei cittadini residenti contrari a questa iniziativa
Dopo la presentazione alla stampa del progetto del centro sportivo “Oasi Padel Varese” che sorgerà a Lissago, negli spazi dell’oratorio di via Salvini, grazie ad un accordo tra i privati e la curia proprietaria del terreno, non si è fatta attendere la replica dei cittadini residenti contrari a questa iniziativa.
Nella mattinata di giovedì 29 luglio un gruppo di lissaghesi si è riunito davanti al campo dove sono in corso i lavori per manifestare il proprio dissenso.
Con loro una delegazione di consiglieri comunali di Forza Italia composta da Piero Galparoli, Simone Longhini e Domenico Esposito, oltre all’ex assessore leghista Gladiseo Zagatto che hanno rimarcato che «la giunta Galimberti, ancora una volta, non ha ascoltato le voci dei cittadini».
Proprio i residenti hanno deciso di esporre le proprie posizioni con una nota che pubblichiamo di seguito, nella quale evidenziano quelle che secondo loro sono le criticità del progetto portato avanti dalla Varese Sports Academy srls di Fausto Cereti, Giovanni Reggiori e Luis Scola.
Si ritiene che una buona amministrazione, indipendentemente e/o compatibilmente con il pgt, debba preservare le caratteristiche bucoliche della zona: Lissago, insieme a Velate, Bregazzana e poche altre frazioni, è considerata un’oasi verde, un luogo ameno che infatti, appena possibile, è meta dei varesini che vogliono godere (anche visivamente) di un posto caratterizzato da pace e tranquillità, che in qualche modo ricorda la vita agricola di qualche decennio fa. Già sono state forti le polemiche verso le amministrazioni che hanno concesso diverse licenze edilizie, alcune delle quali in contrasto con lo spirito che contraddistingue il luogo, ma si trattava pur sempre di edilizia abitativa, di persone che desideravano trasferirsi a Lissago per rispettarne le caratteristiche, e goderne tutti i giorni, pur rinunciando a taluni servizi e comodità: niente autobus, negozi di alimentari, edicole e altri servizi (solo una apprezzata scuola materna, parificata e convenzionata con il Comune, le cui caratteristiche di eccellenza sono dovute anche ai proventi possibili grazie all’organizzazione annuale delle feste; scuola peraltro gestita anche con la collaborazione della Parrocchia, che formalmente ne nomina il Direttore).
Aspetti riconosciuti sia dall’attuale maggioranza, almeno a parole, sia dall’opposizione (e numerosi sono stati i rilievi fatti da più parti in ambito amministrativo). A riprova di ciò, in continuità con l’ottimo lavoro fatto da parte della famiglia Aletti per il recupero di Mustonate, sono stati avviati progetti ben specifici ed incompatibili con un centro sportivo come quello che si vuole realizzare: l’oasi della lepre ed il maneggio a Mustonate, la realizzazione del laghetto effimero, la riqualificazione dei sentieri che partono dal Puntale che (passando nei boschi di Lissago) costeggiano il torrente Valle Luna, la realizzazione del passaggio “montagna-lago” che ha permesso il ripopolamento della zona di specie faunistiche particolari (volpi, faine, scoiattoli, lepri, aironi grigi e altre specie di uccelli il cui cinguettio è possibile udire ad ogni ora del giorno), e ciò proprio a ridosso del centro sportivo in progetto… Per non parlare dei percorsi promossi dalla stessa amministrazione comunale in occasione delle recenti edizioni di “Nature urbane” e delle visite scolastiche al locale Museo della civiltà contadina nella “Curt Granda”, tipico esempio di cascina lombarda…
IMPATTO ECOLOGICO
Una parte di terreno a prato sarà sostituito da cemento ed altre superfici sintetiche: inizialmente per la realizzazione dei campi da padel, di quelli multiattività e dall’ampliamento della zona spogliatoi. Con la speranza che poi non sia deciso di realizzare il campo da calcio in terreno sintetico. In una zona già caratterizzata da infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo, e per cui il rispetto delle proporzioni delle superfici permeabili è una vera necessità per le abitazioni a valle del terreno. Meritevole di attenzione anche l’inquinamento da gas di scarico che l’afflusso di auto ovviamente provocherà, tutta la settimana ma soprattutto nei giorni festivi (in aggiunta al traffico già consistente delle persone che vogliono godere di ciò che offre Mustonate).IMPATTO ACUSTICO
Il padel è purtroppo anche conosciuto anche per il rumore che i giocatori provocano. Anche quando si gioca al coperto, le tensostrutture non sono generalmente in grado di attutire sufficientemente i rumori (senza considerare che comunque, in estate, le tensostrutture sono normalmente smantellate oppure aperte sui lati perché diversamente sarebbe impossibile svolgere attività sportiva senza un adeguato condizionamento dell’aria che, se esistente, provocherebbe comunque altro rumore ed inquinamento…). Le rilevazioni acustiche teoriche trovano spesso incongruenza una volta che le strutture sono realizzate, e sarà fondamentale monitorare continuamente l’eventuale superamento effettivo delle soglie ammesse.IMPATTO VISIVO
Il progetto appare bello, anche elegante e moderno nella bozza di rendering teorico. Ma resta incompatibile come biglietto da visita di chi arriva a Lissago aspettandosi di trovare quella zona rurale da tanti decantata e detta meritevole di essere preservata e protetta…IMPATTO LUMINOSO
Essendo quella dei centri sportivi un’attività redditizia soprattutto nelle fine settimana (con l’aumento di una frequentazione già importante) e nelle ore serali, si presume che le luci che illumineranno i vari campi e le altre zone saranno accese fino a tarda ora, creando una “nube luminosa” che di sicuro (oltra ad infastidire gli abitanti delle case limitrofe) disturberà le specie animali che sono tornate a ripopolare la zona.IMPATTO LOGISTICO
Già storicamente evidenziato più volte, anche e soprattutto con l’attuale amministrazione, l’impatto dell’aumento di traffico sulle vie di accesso a Lissago sarebbe insostenibile: ne è la prova come, durante le fine settimana, si formino code dovute alle strade strette dove due auto contemporaneamente non riescono a passare. I residenti conoscono i punti critici e quali siano gli allargamenti dove attendere il passaggio dell’auto che proviene in senso opposto (a volte indipendentemente da chi abbia la precedenza…), mentre coloro che arrivano casualmente si ritrovano spesso bloccati nei classici ingorghi dove non si può andare avanti né tornare indietro. Solo il lavoro dei volontari, in occasione delle manifestazioni organizzate a Lissago e Mustonate, permette di gestire al meglio la situazione traffico, creando parcheggi temporanei ed istituendo percorsi provvisori in senso unico. Inimmaginabile un aumento, nei momenti di maggior frequentazione del centro, di almeno 50 auto all’ora, con un parcheggio previsto che ne può ospitare solo 25/30…ASPETTI SOGGETTIVI
Riguardano gli abitanti del rione, in particolar modo quelli che vivono di fianco al campo. Ma anche quelli che, a causa degli aspetti più oggettivi, ne subiranno conseguenze più o meno impattanti: aumento del traffico anche lungo le strade, diminuzione della tranquillità, modifica del paesaggio, perdita di alcune caratteristiche tipiche dell’attuale paesaggio bucolico, etc.
Pare evidente l’inopportunità di realizzare un centro sportivo a ridosso delle abitazioni, in particolar modo se l’attività si concentrerà nelle ore serali e nei giorni festivi e se il tipo di sport previsto risulta particolarmente rumoroso (il padel è già stato spesso oggetto di polemiche e proteste in altre zone, ed in alcuni casi come a Saronno sono arrivati addirittura provvedimenti di chiusura).
E se l’attuale pgt prevede che quel terreno sia classificato come “area sport”, è altrettanto vero che era già stata fatta una specifica osservazione per la modifica della destinazione d’uso, ma che l’attuale amministrazione (nonostante il programma elettorale lo prevedesse come priorità) non ha mai apportato alcuna modifica né revisione.I cittadini di Lissago contrari al progetto
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