Patto a cinque per il centrosinistra fagnanese
L’ampia coalizione registra il no di Siamo Fagnano, ma compatta insieme PD, Fagnano Bene Comune, Azione, M5S e Rifondazione Comunista. Parla l’attivista di Azione Davide Bevilacqua
A Fagnano c’è il sì di cinque formazioni a formare un fronte unito di centrosinistra in vista delle elezioni indette a seguito delle dimissioni del sindaco di centrodestra Maria Elena Catelli e del conseguente commissariamento comunale. A formare l’ampia coalizione ci sono PD, Fagnano Bene Comune, Azione, M5S e Rifondazione Comunista. L’attivista di Azione Davide Bevilacqua, già consigliere sotto la giunta Simonelli, poi candidato per Siamo Fagnano per le elezioni 2019, spiega come si è arrivati a questo accordo, rifiutato da Siamo Fagnano.
“Due anni fa, a seguito della sconfitta, il centrosinistra fagnanese si è spaccato, lasciando malessere diffuso e frammentazione. Una parte è rimasta con Simonelli e Fagnano Bene Comune, l’altra con Siamo Fagnano di Marco Baroffio – dice Davide Bevilacqua -. Io intanto mi iscrivevo ad Azione, la mia prima tessera di partito e incominciavo a frequentare le sue sedi provinciali, assieme ad Igor Zanella (altro componente attivo di Azione Fagnano). Da novembre 2020, come Azione, abbiamo iniziato a sostenere l’unità del centrosinistra, cercando un dialogo con PD e Bene Comune che invece a Baroffio non è mai piaciuta”. Sono problemi che si ripresentano sotto forme diverse in vari scenari della politica locale, come a Busto Arsizio, dove invece il fronte unito non si è costituito e corrono tre candidati di centrosinistra. Qui le cose sono andate meglio, ma uno strappo è comunque avvenuto.
“Io credo che andare contro ai partiti sia un po’ la moda del momento” continua Bevilacqua “e che al contrario ti possano dare preparazione e esperienze propedeutiche alla buona amministrazione, se vissuti in modo corretto. Catelli non ha mai avuto esperienze partitiche e si è visto nella totale mancanza di capacità gestionali. Dopo le sue dimissioni, appurata la contrarietà ai partiti di Siamo Fagnano, che vuole rimanere al 100% lista civica, ho scelto di separare i nostri percorsi politici”.
L’impegno per la mediazione non è però cessato, tanto che oggi la coalizione non si presenta come la somma di più partiti, ma come la lista del centrosinistra fagnanese. “Abbiamo raggiunto un accordo a cinque sulla base di valori e idee comuni, cercando di restare fuori da logiche di spartizione. Nessuno pianti bandierine. I nomi che proporremo saranno dettati dalla competenza, soprattutto quello del candidato sindaco: stiamo sondando personalità interne ed esterne, e speriamo di sciogliere il nodo entro due settimane. Rimane sicuramente un po’ di amarezza per non essere riusciti ad includere tutti, a maggior ragione analizzando la situazione politica in paese, dove il centrodestra presenterà gli stessi che si sono fatti commissariare per due volte ”.
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