Il Pd Lombardia presenta un progetto di legge regionale per regolamentare la diffusione dei grandi insediamenti di logistica
Il consigliere regionale Samuele Astuti spiega: "“Basta far west, occorre mettere regole in un sistema poco governato”
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Il gruppo regionale del Pd ha depositato un progetto di legge per mettere ordine alla diffusione dei grandi insediamenti di logistica che negli ultimi tempi stanno nascendo come funghi in tutta la pianura padana.
In soli quattro articoli, che vanno a modificare la normativa urbanistica regionale, il Pd chiede alla Regione di introdurre tre principi: la regia sovracomunale degli insediamenti, che non possono essere lasciati all’iniziativa e alla responsabilità del singolo comune; la priorità al recupero delle aree dismesse e alle zone già dotate di collegamenti a infrastrutture esistenti; il rispetto della qualità del lavoro, per non vedere più gli intollerabili fatti di cronaca degli ultimi tempi.
Tecnicamente, il progetto di legge si intitola “Disposizioni straordinarie per gli insediamenti logistici. Introduzione dell’articolo 98 ter nella l.r. 12/2005 (legge per il governo del territorio)”, ed è firmata da tutti i consiglieri del Partito Democratico.
«La logistica in Lombardia – afferma il consigliere regionale del Pd Samuele Astutii – ha “consumato” in questi anni 131 ettari (1.300.000 mq – dati Ispra). Con questo Pdl vogliamo incentivare il recupero delle aree dismesse e contribuire a invertire la tendenza. L’espansione di questo settore risponde al nuovo modello di diffusione delle merci, che si appoggia in maniera crescente sull’e-commerce e, ormai da tempo, sulla grande distribuzione organizzata. Ma la Lombardia non ha norme stringenti che ne regolino gli insediamenti, che sono grandi e impattanti sulla viabilità, sull’ambiente e sul paesaggio. Occorrono regole che mettano fine al Far West, come esistono per esempio per le medie e grandi strutture di vendita. Noi abbiamo avanzato la nostra proposta, che intende mettere ordine in un settore poco governato, dove peraltro anche le relazioni di lavoro sono spesso ben al di sotto della soglia di dignità. Le logistiche servono, ma il rispetto dei lavoratori, delle persone e del territorio devono essere tutelati, molto più di quanto non avvenga oggi. Ora attendiamo la risposta dei partiti di centrodestra, che normalmente sono liberisti quando un insediamento sorge lontano e diventano rigoristi quando è nel loro territorio. Introduciamo invece le regole che servono per gestire una realtà che ha un impatto pesante per il territorio e per la qualità del lavoro».
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