Primi bilanci per la formula di IPE: “È iniziata l’era della nuova formazione permanente”
Si è concluso con un bilancio positivo il primo atto del percorso sperimentale Ipe – Imprese di Provata Eccellenza, messo a punto dalla società di servizi Artser (Gruppo Confartigianato Varese)
![Generica 2020](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/07/generica-2020-1237671.610x431.jpg)
Quarantuno ore di formazione, due aziende (G.B. Assistenza Bruciatori e I.G.F. di Giacomarra Francesco), otto partecipanti e una certezza: aver avviato un percorso di formazione innovativa per l’acquisizione di nuove competenze da spendere su un mercato sempre più esigente.
Si è concluso con un bilancio positivo il primo atto del percorso sperimentale Ipe – Imprese di Provata Eccellenza, messo a punto dalla società di servizi Artser (Gruppo Confartigianato Varese) per accompagnare le imprese verso una nuova modalità formativa permanente.
Una formazione pensata per rispondere alle nuove esigenze delle aziende, scandita su più livelli, dalla didattica ai laboratori, dagli incontri di approfondimento alle visite in imprese specializzate fino al rinforzo finale di quanto acquisito e alla ripartenza di un nuovo percorso di apprendimento. Non una partentesi, un approccio one-shot, ma un cammino attraverso il quale conoscere l’azienda e arrivare a trasferire le competenze realmente utili per il proprio ambito di lavoro, coltivando quanto appreso in continuazione e alzando progressivamente l’asticella.
Una modalità di affiancamento permanente alle aziende messa a punto per accrescerne il valore e certificarlo attraverso l’autorevolezza del centro di formazione di Artser (Versione Beta) affinché il cliente (sia esso azienda o privato) possa misurare lo sforzo dell’impresa e apprezzare i risultati acquisiti.
Spiega Umberto Rega, responsabile formazione per le imprese di Artser: «IPE è la formazione che non c’era ed è la risposta a un bisogno che sta crescendo solo ora tra le imprese». «IPE – prosegue il manager – accompagna le imprese attraverso tre step finalizzati all’acquisizione di competenze e, al contempo, propone visite aziendali, laboratori e altre iniziative di rinforzo». Dopo due anni ci si ritrova attorno a un tavolo, si valuta il punto di arrivo e si pianifica un nuovo punto di partenza.
Maturato a fine 2020, cresciuto a inizio anno, partito in aprile con la formula Dad, il primo atto di Ipe ha coinvolto due imprenditori del settore termoidraulico: Marco Bergantin della G.B. Assistenza Bruciatori di Gallarate – che ha scelto di aderire insieme alla sorella Silvia e a cinque collaboratori – e Francesco Giacomarra della IGF di Samarate, impresa attiva dal 2017 nel campo dell’installazione e della manutenzione di impianti termoidraulici.
Partecipanti soddisfatti? Silvia Bergantin non ha dubbi: «Questo percorso di 41 ore ci ha dato spunti di innovazione a livello di strumentazione da adottare in azienda, documentazione da produrre e conoscenza della normativa in vigore, che è in evoluzione continua. Dobbiamo aggiornarci per restare sempre al passo con i tempi».
Conferma il titolare Marco Bergantin: «Siamo partiti dalla pulizia del bruciatore e dall’assistenza e siamo arrivati a potenziare le competenze in ambito manutentivo: la formazione per noi è strategica». Anche perché i clienti sono sempre più consapevoli e preparati, anche sui temi dell’inquinamento e del risparmio energetico, e richiedono che l’impresa sia in grado non solo di agire ma anche di offrire consulenza.
E ora si riparte. In autunno alle prime due aziende se ne affiancheranno cinque, alle quali sono stati proposti percorsi personalizzati mentre proseguirà il primo modulo sperimentale con un focus sul benessere abitativo (dalla conoscenza alla consulenza) e un approfondimento denominato “go to market”, «per accompagnare gli imprenditori sul mercato in un modo sempre più solido e consapevole» riferisce Pietro Resteghini, formatore di Artser.
A breve partiranno anche i percorsi riservati agli impiantisti elettrici mentre, in futuro, IPE punta ad aprirsi alla più vasta gamma di settori professionali.
«Ipe è un esperimento riuscito e il merito è della sua formula, assolutamente differente da quella tradizionale alla quale le imprese sono abituate, che presenta il giusto equilibrio tra teoria, pratica, rafforzamento delle competenze, attenzione al mercato e alle nuove esigenze delle imprese nel confrontarsi con competitor agguerriti ma non sempre adeguatamente preparati» tira le somme il direttore generale di Confartigianato e Artser, Mauro Colombo, che guarda a Ipe come la vera rivoluzione copernicana della formazione. Un modello permanente, customizzato, in grado di rispondere ai bisogni del mercato e avallato da una garanzia di qualità sulla quale fondare la relazione tra imprese e clienti.
Ipe è anche una comunità, un luogo in costante espansione all’interno del quale gli imprenditori possono confrontarsi, comprendersi, avviare sinergie e costruire soluzioni efficaci per il proprio business nel segno della qualità.
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