Provinciale ciclabile Laveno – Cerro, l’esperimento si farà: il Comune ascolta i residenti
Riunione mercoledì sera con una ventina di persone in presenza, tra cui anche Renato Pozzetto. “Spunto per rilanciare e riqualificare la viabilità“
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C’era anche Renato Pozzetto fra i residenti interessati all’esperimento viabilistico che trasformerà tra poco più di una settimana la sp69 fra Laveno Mombello e la frazione di Cerro in una pista ciclabile e pedonale adatta per famiglie e sportivi.
Alla fine, quello che la stessa amministrazione – che aveva la proposta nel programma elettorale – ha descritto come un “esperimento“ si farà nel fine settimana del 31 luglio e 1 agosto e probabilmente verrà ripetuto anche nei weekend successivi dal momento che la Provincia ha dato il benestare per chiudere la provinciale e deviare il traffico su di una viabilità alternativa nei fine settimana fino ai primi di ottobre.
E per ascoltare suggerimenti, critiche e perplessità l’amministrazione Santagostino ha convocato per il tardo pomeriggio di mercoledì una riunione a cui ha partecipato in presenza una ventina di residenti fra cui anche il famoso attore fermatosi per una decina di minuti, oltre ad altri 30 lavenesi circa che hanno seguito l’evento a distanza.
Le principali questioni hanno riguardato i disagi per i residenti di Cerro e costretti al giro da Mombello per raggiungere il centro città, e a questo proposito è stato fatto rilevare come l’impatto sulla via Sul Monte dovrà venire valutato attentamente per comprendere se questa strada (che si incontra sulla destra provenendo da sud) potrà reggere come bypass sia pure temporaneo al traffico.
D’altro canto anche alcuni residenti nella zona di Fortino hanno specificato come un intervento sul traffico lungo la provinciale sia oramai opportuno per limitare la velocità e garantire maggiore sicurezza.
Sul piatto, nei fraseggi con Provincia per arrivare alla definizione precisa di come valorizzare questi 2.700 metri di strada e trasformarla in estemporanea ciclabile, ci fu a dire il vero anche l’ipotesi di ridurre la carreggiata a un solo senso di marcia, ma con la posa di costose barriere in cemento per proteggere pedoni e biciclette.
«Un’ipotesi che abbiamo momentaneamente accantonato», commenta l’assessore all’urbanistica Fabio Bardelli, «e preferiamo per ora concentrarci su questa soluzione per valorizzare il territorio, che può rappresentare tra l’altro uno spunto per rilanciare e riqualificare la viabilità».
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