Riscoprire la storia e se stessi, così la Via Francisca ha incantato Castiglione Olona
Grande partecipazione per la serata che ha ripercorso la storia antica e recente del cammino che dal Lago di Costanza conduce a Pavia e di cui Castiglione è da sempre nodo cruciale
Tanti gli spettatori nell’incantevole contesto di Palazzo Branda, capace già da solo di regalare quella suggestione di quando si parla di storia passata, appassionati i relatori. Quello di mercoledì 30 giugno è stato un evento di successo sotto tanti punti di vista. Di pubblico sicuramente, vista la grande partecipazione e l’entusiasmo che questo ha dimostrato durante e al termine della presentazione, ma anche per l’amministrazione locale.
Il Comune di Castiglione Olona non è infatti una tappa qualunque lungo la Via Francisca del Lucomagno, ma uno snodo cruciale oggi come secoli fa, quando si trovò ad essere il centro del via vai dei pellegrini diretti a Pavia (e poi a Roma) e che vide il passaggio del Cardinale Branda diretto a Costanza (lungo, appunto, la Via Francisca) per prendere parte al Concilio del novembre del 1413.
Oggi è sede dell’Ostello del Pellegrino, gestito dai volontari e nato grazie all’entusiasmo e alla “voglia di crederci” non comune che ha dimostrato l’amministrazione. «Perché è facile dire che il progetto è fantastico, che lo si appoggia, che ci si crede… a parole. Ma è poi nei fatti che quel credo si traduce in un supporto reale alla Via – ha commentato Marco Giovannelli, direttore di VareseNews e autore della guida, in apertura al suo intervento – Per questo la prima cosa che mi sento di dire è un enorme grazie al sindaco e al Comune tutto per quanto hanno messo a disposizione e per l’impegno profuso nella valorizzazione della Via Francisca».
Ad aprire la serie di interventi l’assessore alla Cultura Cristina Canziani, seguita dal “papà della Francisca” Ferruccio Maruca, ex funzionario di Regione Lombardia e oggi segretario del tavolo istituzionale che unisce e coordina il lavoro delle amministrazioni interessate dal passaggio dell’antico cammino. Un viaggio nel tempo, nella storia antica e recente del tracciato, dalla sua nascita secoli addietro alla sua più moderna riscoperta. Un viaggio fra i principali siti di interesse storico – architettonico che si snodano lungo i 510 km del pellegrinaggio che giunge infine alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, ove si conservano le spoglie di Sant’Agostino.
A seguire Marco Giovannelli ha, come si è detto, sottolineato il ruolo propulsivo del Comune di Castiglione, ripercorso i momenti più recenti dello sviluppo del cammino e cambiato prospettiva, abbracciando quella soggettiva del camminatore in marcia “on the road”, iniziando a far capire quali sono le peculiarità del percorso, la sua facile percorribilità, la sua capacità di far scoprire quei territori che nel quotidiano si attraversano in macchina, di fretta, solitamente lungo le statali che ne celano i centri storici e i loro tesori in termini di arte, cultura e vita sociale.
Ed è proprio il caso di definirlo un viaggio alla scoperta di tesori preziosi, nascosti e da scoprire a passo a lento, quello che l’archeologo Nicola Ferrario ha fatto fare agli spettatori con il suo intervento “Quattro passi nella storia”. Con la capacità di incantare tipica di chi nutre grande passione per ciò che studia, l’archeologo ha narrato di quattro monumenti presenti fra Castiglione Olona e Caronno Corbellaro (in un raggio di soli 3 km), ognuno dei quali avrebbe meritato una serata a esso dedicata. E’ stato lo spunto per rendersi conto di come il territorio della provincia di Varese, come dell’Europa tutta, sia disseminato di storia e di patrimonio artistico, spesso nemmeno valorizzato per mancanza oggettiva di fondi che ne consentano un recupero conservativo e ne promuovano la fruibilità in termini di turismo culturale.
Durante la serata sono state esposte anche le riproduzioni dei monumenti raccontati da Ferrario, grazie ai i modellini di Mario Albrigi, geniale pensionato che da anni crea fedelissime riproduzioni in miniatura dei monumenti del centro storico, e alla rete di relazioni legata alla Via Francisca del Lucomagno.
Al termine di questo viaggio spazio temporale ci ha pensato Eleonora Martinelli, responsabile della comunicazione della Via, a riportare gli spettatori “con i piedi per terra” (e con indosso scarpe da trekking), fornendo indicazioni utili a chi volesse mettersi in viaggio lungo la Via Francisca del Lucomagno: guida, credenziali, app, agevolazioni ai pellegrini sui mezzi pubblici, consigli su come preparare se stessi e lo zaino alla partenza.
Al termine della serata, tanti i presenti che si sono detti entusiasti di questa (ri)scoperta e desiderosi di mettersi in viaggio sul tracciato degli antichi pellegrini. Ai quali non possiamo che augurare, come si fa quando ci si incontra lungo la Via, “buon cammino!”
Tutte le informazioni sulle tappe, le accoglienze, le credenziali sul sito www.laviafrancisca.org
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