“Samarate ha visto aumentare gli abitanti, ma non i dipendenti comunali”
Le liste di opposizione Progetto Democratico, M5S e Samarate città viva sulla diminuzione del numero dei dipendenti comunali: "Con l'esternalizzazione si abdica alla gestione della cosa pubblica"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Progetto Democratico, Movimento 5 Stelle e Samarate città viva:
Con un atto decisamente inconsueto, un inedito nella storia politica samaratese, il 15 Luglio u.s. la Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune di Samarate ha invitato tutti i gruppi di Minoranza presenti in Consiglio Comunale ad un incontro per segnalare il grave stato in cui versano i servizi dell’Ente, la mancanza di pianificazione strategico/politica nella gestione del personale ed i possibili rischi per il futuro del Comune come istituzione locale.
Nell’atrio del Comune si è tenuta una discussione franca e schietta, in cui non sono mancate le visioni differenti, ma che al di là di ogni ragionevole dubbio ha visto i gruppi di Minoranza concordi nel recepire la richiesta da parte della RSU di alzare il velo di torpore che pare essere calato sulla situazione del Comune e dei suoi dipendenti. I sindacati hanno lamentato una refrattarietà della attuale Maggioranza al dialogo, che a loro avviso è quasi peggiore del disaccordo.
Negli anni Samarate ha visto crescere il numero dei suoi abitanti, ma il numero dei dipendenti comunali è invece costantemente sceso. Da 106 dipendenti del 2010 si passa a 98 nel 2012, 82 del 2019, 80 nel 2020, 70 nel 2021, e nel 2022 se ne stimano 62 o meno. Questo vuol dire, ad esempio, passare da 15 vigili urbani di un tempo a 8 attuali, oppure da 18 operai a 5, tutte carenze organiche terribilmente tangibili; questo implica non solo mancate assunzioni e mancato turn-over in seguito ai pensionamenti: questo si traduce in una carenza di sicurezza interna e in attività che diventano impossibili da svolgere in modo consono, nonché in un impatto drammatico nelle scelte di gestione dei servizi.
Negli anni le Amministrazioni leghiste hanno eliminato ad esempio il trasporto scolastico, il servizio cimiteriale e l’assistenza domiciliare anziani, hanno esternalizzato il centro diurno disabili, il centro diurno minori, l’archivio comunale e la gestione dei campi sportivi, l’ufficio paghe, ed ora si parla di esternalizzare anche parte dell’asilo nido, con i problemi che è facile prevedere nella coesistenza di pubblico e privato e nella loro interazione. Ma non solo: il Comune è oggi senza personale per la pulizia di strade, marciapiedi e cestini, idraulici in grado di gestire le centrali termiche, muratori ed elettricisti per tutte le esigenze di manutenzione degli edifici pubblici. Tutti questi servizi vengono oggi appaltati esternamente, ma questo vuol dire abdicare ad una parte del proprio ruolo come gestori della cosa pubblica, nonché ad un profluvio di spese disorganiche e a tempi di intervento non adeguati alle necessità.
Perché sta accadendo tutto ciò?
La nostra giunta comunale leghista ci racconta da anni che sono le regole imposte agli enti locali dallo Stato.
Troppo comodo! Tutti i Comuni hanno dovuto fare i conti con una ristrutturazione delle spese nel corso degli ultimi vent’anni, senza auto-distruggere la propria capacità di iniziativa e di operatività. A Samarate, invece, è successo qualcosa di particolare: a partire dalla prima sindacatura Tarantino sono state fatte delle scelte politico-amministrative ben precise, che hanno determinato la situazione attuale.
L’annullamento di un Piano di Governo del Territorio già adottato nel 2010, ed il suo rifacimento, oltre allo spreco di notevoli risorse ha bloccato per almeno cinque anni le strategie di gestione del territorio, e la possibilità di un certo livello di entrate; la distruzione, perseguita scientemente, dell’Azienda Servizi Comunali, con la contemporanea folle vendita delle Farmacie Comunali, ha eliminato un braccio tecnico-operativo determinante, oltre a togliere al Comune almeno 200.000 Euro all’anno di utili.
Da queste scelte nasce la situazione attuale, per cui non è possibile non solo assumere nuovo personale, ma anche sostituire il personale che arriva alla pensione: i parametri finanziari del Comune non sono in grado di garantire la sostenibilità di un aumento di organico.
E allora, cari concittadini, aprite gli occhi e smettetela di credere alla favola della “buona amministrazione leghista”: il Comune è al collasso nella sua capacità operativa e propositiva, ed i nomi dei responsabili sono ben precisi! E la situazione potrà solo peggiorare, perché le amministrazioni leghiste samaratesi hanno perso per strada la capacità di programmare scelte sul medio-lungo periodo che possano riportate l’ente comunale a fare ciò per cui esiste: essere al servizio dei cittadini samaratesi, riconoscendo e dando risposte ai loro veri bisogni.
Come Gruppi di Minoranza possiamo solo chiedere che venga fatta una seria revisione della spesa corrente, in modo da individuare tutti i possibili spazi per non compromettere definitivamente la vita dell’ente Comune e dei pochi servizi ancora esistenti.
I gruppi consiliari Samarate Città Viva Movimento 5 Stelle Progetto Democratico
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