I Santana con due chitarristi
Il nuovo arrivato aveva solo diciassette anni!

Ma dopo un capolavoro come Abraxas cosa diavolo vuoi fare? In realtà il nostro Carlos lo mostrerà dal quarto disco che di altre idee ne ha tante cambiando quasi completamente i suoi pur eccellenti strumentisti, ma già in questo, che ha ancora quasi tutta la formazione originaria, inserisce quello che meno ti aspetteresti: un chitarrista di diciassette anni americano ma di origini tedesche e calabresi, Neal Schon. L’idea è molto buona, perché Schon è molto più rock dello spirituale Carlos, ed i loro duetti di chitarre si rivelano entusiasmanti: basta sentire la trascinante Batuka che apre la prima facciata. E invece in un brano come Everything’s coming our way si sente qualcosa che poi verrà molto più usato in album successivi come Welcome. Anche se il disco piacerà molto – sarà il suo ultimo n.1 in USA per quasi trent’anni, fino a Supernatural – resterà “storicamente” un po’ nell’ombra di Abraxas: è una buona occasione per riscoprirlo perché ne vale proprio la pena.
Curiosità: ma l’album seguente si chiamerà Santana IV? No, si chiamerà Caravanserai. Ma Santana IV esiste davvero, salvo che uscirà… 35 anni e decine di album dopo! Carlos infatti, dopo questo disco aveva cambiato varie volte la formazione, ma nel 2016 riunì quella originale e come titolo del disco decise di continuare la numerazione da dove l’aveva interrotta.
#50annifalamusica si ferma per l’estate.
Buone vacanze: ci rivediamo a settembre!
La Rubrica 50 anni fa la musica!
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