All’Isolino Virginia per ammirare le fioriture di Loto

Anche quest’anno torna l’ormai consueto appuntamento di fine estate per ammirare la fioritura dei fiori di Loto visitare l’Isolino Virginia: giovedì due escursioni organizzate sul lago

Meravigliosi i fiori di loto dell'isolino Virginia sul lago di Varese

Croce e delizia del Lago di Varese, i fiori di Loto hanno ripreso a sbocciare, con le loro delicate gradazioni di rosa.

I Fior di Loto riempiono in questi giorni il Lago di Varese, creando un manto continuo con le loro enormi foglie e i loro fiori bianco-rosati. 

Giovedì 26 agosto sono disponibili due speciali navigazioni, una pomeridiana ed una al tramonto (ore 15 e ore 17.30) per ammirare da vicino i fiori di Loto, che stanno sbocciando.

Il Fior di Loto è una pianta alloctona, che necessita di una limitazione della presenza nelle acque motivo per il quale sono periodicamente programmati interventi di contenimento in alcune aree del lago. 

Il percorso prevede circa 40 minuti di navigazione sul lago – con partenza da Gavirate – e la possibilità di fotografare la fioritura dei fiori di Loto.

«Approderemo poi sull’Isolino Virginia per scoprirne la storia e ripercorrere alcune tappe fondamentali dell’antropizzazione del nostro territorio. Dal Neolitico ad oggi, gli interventi archeologici e la documentazione storica di raccontano di palafitte, selce, ceramica, ma nei secoli successivi anche di vendite e compravendite del lago, pesci pescati troppo piccoli, diritti di pesca e lavandaie sul lag»o. 

Per tutto questo, e per gustare un caffè o un dolce sulla veranda de “La Tana dell’Isolino“, il ristorante dell’Isola, non vi resta che scegliere una delle opzioni disponibili.

L’Isolino Virginia Sito Unesco

E’ uno dei Siti Palafitticoli preistorici dell’Arco Alpino, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 2011.

Il sito seriale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” comprende 111 insediamenti (dei 937 censiti dalla ricerca archeologica), databili dal 5000 al 500 a.C., ubicati sulle rive di laghi o di fiumi in Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.

Di questi 19 sono italiani: dislocati in Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, si distinguono per l’eccellente conservazione dei materiali organici associata ad approfondite indagini e ricerche archeologiche subacquee.

L’Isolino Virginia

Nella lista UNESCO sono iscritte tre stazioni palafitticole dei laghi varesini: l’Isolino Virginia, Bodio Centrale, il Sabbione.

L’isolino Virginia, situato nel lago di Varese di fronte a Biandronno, è stato abitato dal primo Neolitico (VII-VI millennio a.C.) fino alla fine dell’età del Bronzo (X secolo a.C. circa), un lungo periodo nel quale l’uomo, per poter far fronte ai mutamenti delle acque del lago, ha dovuto spesso adattare o spostare le proprie dimore occupando di volta in volta luoghi diversi dell’isola.

E’ il sito palafitticolo più antico di tutto l’arco alpino, con datazioni sia relative che assolute (datazione al radiocarbonio), che lo collocano nel V millennio a.C.

Le ricerche sull’Isola iniziarono alla fine dell’800: a seguito di due annate di grande abbassamento dei livelli del lago di Zurigo, tra 1853 e 1854 alcuni studiosi notarono l’affiorare di palificate e ne attribuirono la ragione ad antichi insediamenti antropici, dando così cita al “mito” delle palafitte.

Sull’impulso di quanto visto in Svizzera, i ricercatori diedero vita ad indagini quasi sistematiche su tutti gli specchi lacustri alpini e prealpini, alla ricerca di siti confrontabili con i primi emersi a Zurigo.

A Varese, è il 28 aprile del 1863 il giorno delle prime immersioni: nella stessa giornata vengono identificate la palafitta di Bodio (altro comune rivierasco del lago di Varese) e dell’Isolino. Ad oggi, sul solo lago di Varese, sono 11 gli insediamenti preistorici documentati.

Il nome dell’Isola

Virginia è il nome della moglie di Andrea Ponti (Virginia Pigna Ponti), ultimo proprietario privato dell’Isola prima della “restituzione” al Comune di Varese avvenuta nel 1924.

Precedentemente l’Isola era identificata come Isola Camilla e ancora prima Isola di S. Biagio (almeno dal XVI secolo), dalla presenza sull’Isola di una piccola chiesa dedicata al santo, oggi scomparsa.

Gli uccelli acquatici ci accompagnano nella visita

Per chi giunge sull’Isola in una giornata estiva e si sofferma per qualche ora nella contemplazione di suoni e paesaggi, non sarà difficile ascoltare ed incontrare svassi, folaghe, germani e gli altri uccelli acquatici che popolano il canneto intorno all’Isola e non disdegnano certo di farsi riconoscere dai visitatori.

Sul lago sono censiti più di 30 specie di uccelli acquatici con una presenza media invernale di 1360 individui.

Le specie ittiche sono invece 19.

Info e costi

Programma di GIOVEDI’ 26 AGOSTO: partenza dall’imbarcadero di Gavirate alle ore 15 (rientro alle ore 17.30) oppure alle ore 17:30 (rientro alle ore 20.00); navigazione con guida per ammirare i fiori di Loto nel pomeriggio e con le luci del tramonto; approdo all’Isolino Virginia, visita guidata.
Per il turno delle 17:30 possibilità di aperitivo presso la “Tana dell’Isolino” al costo di € 8, da saldarsi in loco.

Appuntamento su prenotazione, biglietti disponibili qui: https://bit.ly/lisoladeifioridiloto

I posti sono limitati nel rispetto delle indicazioni per il controllo della pandemia Covid-19. Si accede alle attività solo con Green Pass.

Info  varesemusei@archeologistics.it

Costi: 

Giovedì 26 agosto, ore 15 e ore 17.30: € 15 cad comprensivo di navigazione e guida. 

In caso di annullamento da parte dell’organizzazione sarà riprogrammata una nuova data evento oppure sarà rimborsato il costo del biglietto pagato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Agosto 2021
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