Auto sullo spartitraffico in costruzione a Gallarate. “Era un errore, rimosso oggi”

Nella serata di giovedì un'auto ha travolto il manufatto travolgendo i cartelli, un'altra l'ha urtato: è stato necessario "presidiarlo". Poi è scattata la rimozione: "Non doveva essere realizzato, errore dell'impresa"

gallarate generico

Uno spartitraffico in costruzione, posizionato in curva, “anima” la notte di Gallarate, per una serie di danni riportati dai veicoli. E alla fine dal Comune scatta la rimozione: «Non doveva essere realizzato, sarà rimosso», conferma l’assessore ai lavori pubblici Sandro Rech.

Il dettaglio dei danni non c’è, ma gli episodi sono stati più d’uno, costringendo a correre ai ripari nella tarda serata di giovedì 5 agosto. Lo spartitraffico in costruzione in via Checchi (Arnate), all’altezza della curva in fondo alla via, all’intersezione con via Marche.

Intorno alle 21.40, dopo una serie di chiamate al numero d’emergenza 112, è dovuta intervenire una Volante della Polizia di Stato, che ha “presidiato” lo spartitraffico, perché erano scomparsi i cartelli rifrangenti, travolti da un primo veicolo.

Sul posto, appena prima delle 22, è poi intervenuta su chiamata anche la Polizia Locale, per rilevare i colleghi della Polizia di Stato e sovraintendere al posizionamento di altra segnaletica provvisoria.

A rendere pericoloso lo spartitraffico in costruzione c’era anche la posizione, leggermente fuori asse rispetto alla linea di mezzeria della carreggiata. «Ma l’auto che l’ha danneggiato deve essere uscita dalla corsia: chiediamoci cosa sarebbe successo se fosse passato un pedone» argomenta l’assessore Rech.

Generica 2020

Dello spartitraffico si deve già parlare al passato, perché è stato rimosso nel pomeriggio di venerdì, dopo il problema notturno. Già la sua costruzione era stata un errore, dice Rech: «Era previsto nel piano originario, ma poi era stato stralciato. L’impresa per un errore l’ha realizzato lo stesso, ma è appunto un errore. Ora lo rimuoviamo». Decisione attuata rapidamente nel pomeriggio, dopo che nella mattina erano stati posati nuovi elementi di segnalazione del manufatto.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 06 Agosto 2021
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