La Federazione scacchistica italiana festeggia i suoi primi 100 (e uno) anni a Varese
Era il 20 settembre 1920 quando in una palazzina di corso Matteotti venivano poste le fondamenta per la federazione che avrebbe coordinato l'attività scacchistica di tutto il paese. Sabato 28 agosto al Salone estense si è celebrato questo anniversario importante
Varese culla italiana degli scacchi. La Città Giardino sabato 28 agosto al Salone Estense ha celebrato il centenario della Federazione scacchistica italiana. Fondata il 20 settembre 1920 in una palazzina affacciata su corso Matteotti, la Federazione ha compiuto i suoi primi 100 anni nel 2020, ma a causa della pandemia non è stato possibile mettere in piedi una celebrazione adeguata al traguardo, per questo si è deciso di rimandare di un anno.
La giornata organizzata da Mauro Della Porta Raffo in collaborazione col Comune di Varese è stata un’occasione per ripercorrere la storia degli scacchi in città, in Italia e nel mondo. Una storia dove una vittoria o una sconfitta (almeno ai livelli più alti) hanno avuto spesso risvolti ben oltre i confini delle 64 caselle della scacchiera, e gli incontri tra i campioni statunitensi e i migliori scacchisti della scuola sovietica si trasformavano in scontri tra il genio dei due blocchi.
E passi importanti di questa storia si sono svolti proprio a Varese. Negli anni ’70 villa Mirabello ha ospitato per 15 giorni i più grandi maestri di scacchi al mondo, come i due sovietici Tigran Petrojan e Mikkail Tal, e l’ungherese Lajos Portish. Due settimane dove Varese è stata protagonista sulle pagine della stampa internazionale.
Alla celebrazione di sabato hanno partecipato anche i membri della squadra del circolo scacchistico Città di Varese, che il 17 settembre sarà a Montesilvano per la finale del campionato italiano master a squadre. La formazione è composta da Emiliano Aranovitch, Renzo Mantovani, Fabio Bellini, Alec Salvetti e Alfredo Cacciola. Nel pomeriggio di sabato si è colta l’occasione per festeggiare la nomina di Maria Rosa Centofante, presidente del circolo Città di Varese, a maestro “ad-honorem”. Un riconoscimento che giunge non solo dopo i suoi undici titoli nel campionato italiano femminile, ma soprattutto per l’impegno dimostrato nella promozione degli scacchi.
«Ringrazio – commenta il sindaco di Varese Davide Galimberti – Mauro e tutti i maestri. Abbiamo deciso di celebrare questo importante anniversario anche per sottolineare l’importanza del contributo della città alla storia del nostro Paese. Un augurio va invece alla squadra del Circolo Città di Varese affinché si facciano valere alla finale dei campionati, ma anche che grazie a loro possa diffondersi sempre più l’amore per gli scacchi tra tutte le fasce della popolazione».
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