La lista tutta politica di Fratelli d’Italia: “La vera destra siamo noi”
Solo tesserati nella lista del partito di Giorgia Meloni. Che si è rafforzato con nuovi ingressi, da Forza Italia agli ex ferrazziani, alle formazioni minori
Con un po’ di scaramanzia, dalla sede di Fratelli d’Italia di viale Milano non arriva la lista completa: «Aspettiamo la presentazione ufficiale, dopo che le avremo depositate venerdì a mezzogiorno». Ci sarebbe tempo fino a sabato, ma Giuseppe De Bernardi Martignoni è già pronto a consegnarle non appena apriranno i termini.
Una lista tutta politica, quella del partito di Giorgia Meloni: solo tesserati, senza innesti indipendenti. «Abbiamo preferito fare una scelta chiara, dando spazio ai tesserati del partito» continua Martignoni. Una garanzia contro rischi di cambi di fronte, ragionano dalla sede di viale Milano.
E allora partiamo da un escluso da questo criterio: in lista con Fratelli d’Italia non ci sarà Rocco Longobardi. «Abbiamo avuto dei contatti, ma non siamo riusciti a trovare la quadra».
Ad aprire la lista ci saranno Giuseppe Martignoni e Francesca Caruso, in posizione preminente perché sono – rispettivamente – capogruppo uscente in consiglio comunale e assessore alla sicurezza e vicesindaco. Gli altri nomi seguiranno in ordine alfabetico.
Ci sarà Germano Dall’Igna, ex Forza Italia, che ha lasciato il gruppo consiliare azzurro all’ultima seduta ma che ormai da tempo era dato in avvicinamento a Fratelli d’Italia. Non ci sarà invece Giuseppe Lorusso, altro consigliere uscente, fuoriuscito da Forza Italia a metà del mandato e passato nelle file del partito di Giorgia Meloni: sarà attivo per il partito, ma non in lista.
Non ci sono solo gli ex Forza Italia però, quando si parla di nuovi “innesti” che da destra rafforzano FdI. Già si era saputo del ritorno, nelle file del partito che si richiama alla tradizione della destra, di Marco Colombo: ex consigliere provinciale, aveva attraversato la breve parabola di Futuro e Libertà ed era approdato poi al gruppo locale di Libertà per Gallarate. Adesso che Libertà per Gallarate si è posta in opposizione a Cassani (confluisce nella lista Più Gallarate per Sonia Serati), Colombo torna nelle file della destra nazionalista.
Nella lista compare il nome di Roberto Bianchi, già assessore alle attività produttive negli anni Novanta con Angelo Greco sindaco. E compare anche Alessandro Frisoli, presidente del gruppo Gallarate Tricolore: il gruppo sembrava destinato a dare origine a una lista “d’area” per Cassani, ma alla fine hanno preferito confluire su Fratelli d’Italia.
Per stare ancora a chi ha una storia politica, anche recente, alle spalle, c’è il nome di Rossana Lombardo, presidente uscente della consulta rionale di Madonna in Campagna-Arnate (già nella prima “edizione” delle consulte, a elezione diretta), sostenitrice di lungo corso di Fratelli d’Italia.
Altri nomi? Al di fuori di questi ci sono «manager, piccoli imprenditori, commercianti, dipendenti dipendenti aeroportuali». Tra gli altri Tindara Di Stefano, Elisa Rubino, Roberto Jiny, il medico Giorgio Bardellini già affacciatosi lo scorso anno alle elezioni della vicina Casorate Sempione, Stefania Orlandi.
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