Addio a Gino Strada, i ricordi
Il fondatore di Emergency aveva 73 anni. "Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella"
I ricordi e i commenti alla scomparsa di Gino Strada, medico e fondatore di Emegency, morto a 73 anni di età.
Vauro (vignettista e collaboratore di Emergency)
“Capitava. Ci capitava , in Afghanistan come in Iraq, come in tanti luoghi di guerra, di restare senza parole davanti all’orrore ed alla sofferenza. A volte insieme le cercavamo per denunciare il crimine che è la guerra. Dovevamo trovarle e le trovavamo. Io invece oggi non ne trovo per dire il dolore che la scomparsa di Gino mi provoca dentro. Non le trovo perché non possiamo più cercarle insieme. Addio caro Gino”.
Cecilia Strada, ex presidente di Emergency
La figlia di Strada ha voluto salutarlo con un messaggio in cui mette in risalto la contuinità con l’impegno umanitario: “Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite”, il messaggio su Facebook.
Amici, il mio papà #GinoStrada non c’è più. Io vi abbraccio ma non posso rispondere ai vostri tanti messaggi (grazie), perché sono qui: dove abbiamo appena fatto un soccorso e salvato vite.
È quello che mi hanno insegnato lui e la mia mamma.
Abbracci forti a tutte e tutti. https://t.co/956bU9qZE8
— Cecilia Strada (@cecilia_strada) August 13, 2021
Roberto Speranza, Ministro della Salute
“Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai.
La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_ong”
Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai.
La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_ong— Roberto Speranza (@robersperanza) August 13, 2021
Fabio Fazio
Via Twitter: “Nel suo cuore c’era tutto il bene del mondo. Tutto il bene del mondo…”
Nel suo cuore c’era tutto il bene del mondo. Tutto il bene del mondo…
— Fabio Fazio (@fabfazio) August 13, 2021
Giuseppe Sala, sindaco di Milano
Milano è la città in cui è nato l’impegno di Gino Strada e dove ancora oggi Emergency ha sede. Così il sindaco: “Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano. Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai”.
Dario Nardella, sindaco di Firenze
“«I diritti degli uomini devono essere diritti di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi»
Che la terra ti sia lieve”
Gad Lerner
Il giornalista Gad Lerner ricorda le origini di Gino Strada: la Milano operaia e il Sessantotto.
#GinoStrada è la Milano migliore, il Sessantotto migliore, la dimostrazione che l’utopia non è ingenuità ma fede creatrice
@emergency_ong pic.twitter.com/sbXzRuX8FM— Gad Lerner (@gadlernertweet) August 13, 2021
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia
“Regione Lombardia esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai cari di Gino Strada. Il suo lavoro e il suo impegno nel sociale non verranno mai dimenticati”.
David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo
“«Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi».
Addio #GinoStrada, maestro di umanità”.
Gilberto Squizzato, regista
“Santo subito? Non serve. Lo é stato da vivo, per così tanti anni. Evangelicamente, assolutamente laico e non religioso. Ateo? Certo. Per me anche un perfetto cristiano. O meglio, come giustamente suggerisce Lorella, un perfetto «gesuano»”.
Nichi Vendola
“Sempre Gino Strada ha saputo accendere una fiaccola in questi tempi di buio e di passioni cattive.
Sempre ha saputo essere sulle barricate a difendere la vita degli ultimi.
Sempre schierato contro la guerra e i suoi affari, contro le guerre sporche e quelle mascherate di retorica umanitaria.
Sempre contro i trafficanti di menzogne.
Sempre a rischiare la pelle per curare la pelle degli altri.
Sempre in direzione ostinata e contraria, non sugli allori e con le medaglie ma tra il sangue e le macerie. Testimone meraviglioso e rabbioso del restare umani.
Caro Gino è davvero difficile immaginare il mondo senza la tua furia d’amore.
Ci mancherai tanto”.
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