Pd, 5 Stelle e Verdi spiegano il “patto per il Cambiamento”: “Un’altra Busto è possibile”

Il candidato sindaco e i principali esponenti delle tre forze che lo sostengono alla loro prima uscita pubblica: "Visione alternativa di una città che ha bisogno di cambiamento"

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«Sono cambiate le condizioni. L’uscita di scena di Amanda Ferrario per motivi personali ha di fatto permesso la riapertura di un dialogo nel centrosinistra che è approdato ad un patto per il cambiamento che si fonda su 5 punti fondamentali. Si tratta di un risultato non scontato che va al di là delle posizioni personali e che si basa sulla volontà esplicita di confrontarsi nel rispetto delle reciproche posizioni». Così ha esordito il candidato sindaco e garante della coalizione Pd-5S-Europa Verde, Maurizio Maggioni alla conferenza stampa di lancio del nuovo progetto che punta a Palazzo Gilardoni.

Si fanno belli coi soldi del Conte 2 e del governo Draghi ma poi stanno all’opposizione

Maggioni coglie l’occasione per rispondere subito alle reazioni registrate nel centrodestra:«Affermazioni assolutamente falsificanti e fuorvianti. Loro dicono di essere quelli che lavorano e noi quelli delle chiacchiere? Loro hanno i soldi perché il governo Conte 2 e il governo Draghi hanno dato i soldi mentre il centrodestra cittadino si fa rappresentare da chi è all’opposizione in Europa e in Italia (riferendosi a Fratelli d’Italia ma anche alla Lega che in Europa è fuori dalla maggioranza)».

Inclusione, sostenibilità, trasparenza e innovazione

Poi elenca i principi cardine dell’alleanza da poco sancita: «Inclusione, sostenibilità e innovazione sono i nostri punti fondanti e qualificanti. Temi che sono stati totalmente assenti in questi anni con la giunta Antonelli. Tutti i finanziamenti europei vanno in questa direzione e pensare che debbano gestirli loro preoccupa non poco. In questo senso giocheremo un ruolo centrale perchè l’uso positivo di questi fondi europei sarà possibile solo con un programma come il nostro».

Maggioni cita, tra gli esempi di utilizzo sbagliato dei fondi per la rigenerazione urbana, il progetto per la riqualificazione del Borri: «Un pasticcio in cui fanno co-esistere un auditorium coi parcheggi sotterranei e con l’housing sociale».

Altro punto qualificante del patto, secondo il candidato sindaco, è la trasparenza: «Vogliamo gestire i fondi e spenderli bene ma anche nel modo più trasparente possibile. In questi anni se n’è vista poca di trasparenza come dimostra l’inchiesta Mensa dei Poveri».

I 5 Stelle

Per i 5 Stelle ha parlato Claudia Cerini, consigliera comunale uscente: «Abbiamo lavorato sodo in queste settimane per raggiungere un accordo su alcuni punti fermi. Non è un accordo politico fatto per calcolo elettorale ma una piattaforma da cui deve partire la svolta verso la sostenibilità a partire dalla questione inceneritore per il quale vogliamo una revisione del piano industriale di Neutalia perchè si arrivi il prima possibile alla chiusura dell’inceneritore. Un altro punto fondamentale è lo sviluppo di una sanità territoriale efficace che parta da investimenti importanti sull’ospedale esistente»

L’esponente pentastellata parla anche di welfare: «Famiglie e imprese sono allo stremo. Vogliamo proporre misure per il microcredito a imprese e famiglie con il comune che faccia da garante. Microimprese non riescono ad accedere ai fondi e ai finanziamenti delle banche e noi le vogliamo aiutare con uno sportello ad hoc». Non mancano i riferimenti a legalità, trasparenza e partecipazione ma anche a giovani e anziani che non hanno luoghi di aggregazione.

Europa Verde

L’anima ecologista della coalizione è stata raccontata da Massimiliano Balestrero, portavoce provinciale di Europa Verde: «Maggioni è garante di questo patto. Riconosciamo la sua autorevolezza. Siamo ormai strutturalmente presenti a Varese, Busto e Gallarate a livello nazionale lavoriamo per creare un soggetto ambientalista più ampio. Non possiamo che stare nel centrosinistra. Per noi sono importanti le scelte sulla sanità territoriale e l’accento sull’aspetto ambientale e di difesa del suolo».

Cos’è la sinistra

Il segretario cittadino del Pd Paolo Pedotti risponde, invece, a chi teme uno spostamento a sinistra della coalizione: «Non vedo nessuno spostamento a sinistra, noi rimaniamo progressisti e riformisti perchè queste sono le radici del Pd». Rincara Maggioni: «Forse sono altri che si devono chiedere se non stiano andando al traino di una destra troppo a destra, populista e sovranista».

Altre liste all’orizzonte?

Per quanto riguarda la possibilità di altre liste a supporto, come quella che potrebbe nascere dal gruppo facebook Cambiamosindaco: «Al momento il quadro è quello definito all’interno del patto per il cambiamento. Ho chiesto una lista civica che possa raccogliere istanze della società e del mondo dell’associazionismo ma che non abbia connotazioni politiche. Non escludiamo un eventuale ampliamento ma il quadro nel quale ci si deve muovere deve rimanere quello definito. A cambiamosindaco dico che voglio essere garante di questa coalizione che abbiamo costruito, apertura massima ma devo confrontarmi anche con gli altri componenti. Una questione che verificheremo a breve». Sullo stesso tema Claudia Cerini non pone paletti: «Non c’è alcuna pregiudiziale verso nessuno».

Rinnovamento ed esperienza

Per quanto riguarda la composizione delle liste di Pd, 5 Stelle e Verdi è ancora presto per fare nomi ma Pedotti, parlando di quella del Pd, annuncia che ci sarà un ricambio parziale dei componenti: «Non ci saranno rivoluzioni ma non mancheranno i volti nuovi e i giovani». Per i 5 Stelle, invece, si partirà dai due consiglieri uscenti Cerini e Genoni che affiancheranno volti nuovi provenienti dal movimento. I Verdi, infine, punteranno sui giovani: «Vogliamo dare spazio a quei giovani che si sono battuti in questi ultimi anni contro il cambiamento climatico».

Programma irrealizzabile?

Come realizzare così tanti cambiamenti quando molte decisioni sono già state prese? Maggioni non si spaventa e si dice convinto che sia sull’inceneritore che sul bando nazionale per la rigenerazione urbana c’è ancora molto spazio per cambiare le cose: «Lavoreremo perchè Neutalia inserisca nel piano di sviluppo una data di chiusura dell’inceneritore che, siamo consapevoli, non potrà essere domani. Sul bando per il Borri, invece, c’è ancora spazio per apportare modifiche importanti al piano presentato da Antonelli perchè siamo ancora in una fase preliminare».

Alberto Rossi ed Elisabetta Milazzo di #cambiamosindaco: mai con Farioli

A margine della conferenza stampa hanno rilasciato una dichiarazione anche Alberto Rossi (già candidato sindaco della sinistra 5 anni fa) ed Elisabetta Milazzo, tra i promotori e animatori del gruppo Cambiamosindaco: «Cambianosindaco non ha mai preso posizione ufficialmente per la formazione di una lista anche se alcune persone, che hanno fatto parte di questo percorso, hanno fatto trasparire l’ipotesi di un ricatto che si basa sull’idea che questa lista avrebbe potuto, in presenza di un no da parte di Maggioni, andare con Farioli. Prendiamo le distanze da questa ipotesi e rimaniamo fuori da queste logiche. Proviamo ancora quel sentimento che si chiama vergogna e abbiamo come valore la lealtà. Non è nemmeno ipotizzabile che lo spirito di questo gruppo possa essere avvicinato ad un’alleanza con un personaggio come Farioli che rappresenta tutto ciò che noi combattiamo».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Agosto 2021
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