Riaperta la strada per Orascio, la frazione non è più isolata da Maccagno

L'annuncio direttamente dal sindaco Fabio Passera che ringrazia chi ha eseguito i lavori. Istituito il senso unico alternato. “Ora ci vorranno almeno 500 mila euro per consolidare il versante"

maccagno varie

Alle 17.30 di martedì 10 agosto la notizia che in molti si aspettavano da giorni: la strada comunale che da Maccagno con Pino e Veddasca porta a Orascio è aperta.

L’annuncio direttamente dal sindaco Fabio Passera.

L’intervento si riapertura è consistito nella frantumazione della roccia caduta attraverso l’azione meccanica delle punte al lavoro per giorni direttamente sui massi franati.

Un lavoro proseguito ininterrottamente dall’alba al tramonto che ha permesso di rimuovere gli oltre 1.000 metri cubi di roccia rovinati a valle all’alba di giovedì scorso.

La frana aveva reso inagibile, ostruendola, l’unica strada di accesso alla piccola frazione dove al momento dello smottamento erano presenti 47 persone, per la maggiore turisti, in gran parte stranieri che hanno dovuto pazientemente attendere la riapertura prima di rimuovere i mezzi.

In questi giorni è stato poi predisposto uno specifico servizio di assistenza per le famiglie in difficoltà, con provviste portate dalla protezione civile per chi ne ha fatto richiesta.

Questo oltre alla predisposizione di un “piano B” per raggiungere la frazione anche di notte via terra in caso di necessità dettate da urgenze mediche attraverso gli unici sentieri percorribili via bosco.

Un sospiro di sollievo anche per i residenti, in tutto una quindicina di persone, abituate alle distanze ma di certo non all’isolamento per una frana che per la prima volta ha colpito questa strada posta alle pendici di una valle – la Veddasca – che presenta criticità simili e che in più di un’occasione ha fatto suonare il campanello d’allarme per le condizioni dei versanti da parte degli amministratori.

Per assicurare la sicurezza della strada sono stati posizionati del new jersey nella carreggiata verso valle: fortunatamente la frana non ha coinvolto la stabilità del piano stradale, che ha retto.

«La circolazione è garantita da un senso unico alternato con transito a mezzi di 35 quintali di massima portata», ha spiegato il primo cittadino.

«È del tutto evidente che il problema non è risolto, abbiamo ripristinato le condizioni preesistenti alla frana. Una prima stima parla di almeno mezzo milione di euro come primo intervento per il consolidamento. Da un lato ho addosso l’emozione di aver riaperto, ma anche la responsabilità infinita di un territorio per il quale rimane da chiedersi quale sarà il prossimo problema da affrontare.

«Ci vuole una cura da cavallo per questo territorio», ha concluso il sindaco Passera.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Agosto 2021
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