Antonelli dopo gli allagamenti a Busto: “Il clima è cambiato. Ora devono cambiare le città”
Il sindaco annuncia una soluzione tampone per i sottopassi che verrà presentata nei prossimi giorni ma avverte: «Questi eventi sono ormai la normalità. Bisogna rivedere molte cose»

Quando ieri, domenica, è arrivata la bomba d’acqua il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ha preso l’auto e ha iniziato a girare nei punti critici della città, arrivando addirittura a fare un post sulla sua pagina facebook per dire ai suoi concittadini di non usare i sottopassi, nuovamente allagati. Quaslcuno ci è finito dentro lo stesso «nonostante per un certo periodo gli allarmi abbiano segnalato il pericolo, fino a quando non sono stati sommersi anche loro dall’acqua. Una cosa incredibile».
Il violento temporale che ha fatto danni in tutta la provincia di Varese fa parte ormai della normalità climatica della nostra zona ma le nostre città e i nostri borghi non sono affatto pronti a tutto questo: «Abbiamo cementificato tanto, è vero. Va detto però che le reti fognarie, anche se perfettamente funzionanti, non ce la fanno più a reggere la quantità d’acqua di queste vere e proprie bombe climatologiche. Basti pensare che ieri sulla provincia è caduta in due ore la quantità che cade in un mese» – prosegue Antonelli.
Proprio mercoledì prossimo, infatti, il sindaco ha indetto una conferenza stampa congiunta con Alfa (la società che gestisce l’intero sistema idrico in provincia di Varese) per presentare un investimento da qualche milione di euro per realizzare alcune vasche volano per tamponare il problema dei sottopassi.
Oltre alla zona dei sottopassi Busto ha sofferto anche in altre aree della città, in particolare nella zona di via Magenta, a ridosso della linea interrata delle Ferrovie Nord: «Lì abbiamo l’altro grosso problema che farò vedere sempre mercoledì ai tecnici di Alfa. Da quando è stata interrata la ferrovia il collettore è stato tagliato e di conseguenza le aree a ridosso di allagano con questi temporali».
Antonelli non nasconde la preoccupazione per il clima che sta cambiando rapidamente e per gli ingenti investimenti che serviranno per adattare le nostre città a questo nuovo regime metereologico: «Sarà una sfida che noi come amministratori e Alfa dobbiamo raccogliere e cioè quella di rivedere i sistemi urbani in base al cambiamento climatico. Non ci bastava la pandemia che ci sta costringendo a rivedere il sistema sanitario».
Il timore, però, è che adattare le città al clima che cambia non basterà: «La natura è sempre più forte di noi ma dobbiamo fare tutto quello che possiamo per evitare il peggio».
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