Via Francisca del Lucomagno

Garibaldini a cavallo da Milano alla Valganna per tracciare l”Ippovia dei parchi”

Un progetto che unisce tanti parchi della provincia sotto l'incedere maestoso dei cavalli, intesi come compagni e non come strumenti, e che valorizza i sentieri nell'ottica di un turismo sostenibile

Ippovia dei parchi

La Odv Ippovia dei Parchi nasce da un nucleo operativo di garibaldini a cavallo, un corpo dell’ ENGEA – Ente Nazionali Guide Equestri Ambientali, che ha fatto del turismo a cavallo uno dei suoi punti fondamentali, dando vita a ippovie e certificandole con certificazione ISO 9001:2015 che permette di fissare determinati standard qualitativi.

Ippovia dei parchi

Un team di quattro persone dell’associazione è partito mercoledì 22 settembre da Vanzago, in provincia di Milano, per verificare che tutti i percorsi e le accoglienze trovati “su carta” possano tramutarsi concretamente in un percorso a cavallo in cinque tappe.

«Abbiamo ripreso un progetto del nostro fondatore Giacinto Caccia che aveva avuto una visione ai tempi di Expo Milano 2015», ci racconta Giuseppe Palmieri, cavaliere in viaggio in sella alla sua fidata Palma. «Era l’idea per un progetto che collegasse tutti i parchi della Valle Olona, dalle sorgenti del fiume alla Rasa di Varese fino a Expo. Idea che è poi stata abbandonata per problemi burocratici, fino a quando c’è stata la possibilità, grazie alla fondazione Maurizio Fragiacomo che ha finanziato il nostro progetto».

Ippovia dei parchi

«Abbiamo pensato fosse più significativo però procedere al contrario, partendo da Milano, una delle zone più antropizzate d’Europa e con tutte le difficoltà che questo comporta, per arrivare ad avere una visione a 360° di come cambia l’ambiente mano a mano che si cavalca fino al verde selvaggio della Valganna. Non solo: seguire gli antichi tracciati, come lo storico pellegrinaggio della Via Francisca del Lucomagno, per arrivare al “sentiero europeo E1” collegando così Milano all’Europa centrale e addirittura alla Scandinavia. Nel nostro itinerario abbiamo collegato anche tanti PLIS, da lì il nome del progetto».

Ippovia dei parchi

Il team vero e proprio che si occupa della certificazione è composto da 4 persone, ma il primo giorno sono stati 9 i cavalieri che si sono messi in marcia con i rispettivi cavalli. Giovedì mattina sono partiti invece in sei, mentre per la giornata di verdì si prevedono di nuovo 8 cavalli. Dipende tutto dalle disponibilità di ognuno come dagli incontri che si verificano lungo la strada e nei maneggi dove il team sosta.

Quello che tengono a sottolineare i promotori è una visione lenta dell’equitazione, non per forza confinata nei maneggi e che riscopre passo dopo passo il territorio. Ogni giorno, ci raccontano, nascono anche nuovi rapporti di amicizia e di collaborazione, anche casuali.

Creiamo meraviglia e sorrisi nei passanti stupiti

Ippovia dei parchi

Certo non capita tutti i giorni di vedere 8 cavalli in centro paese. «Non abbiamo mai avuto problemi di ostilità da parte delle persone, sono anzi tutti felicissimi di vederci passare, fra stupore e meraviglia. Oggi l’equitazione è soprattutto concorsi e maneggi, anche per questione di responsabilità si fa fatica a portare i cavalli – e gli iscritti ai corsi – fuori dai cancelli sicuri delle proprietà. Ma ci piace pensare che questo possa diventare un modo nuovo di rapportarsi ai cavalli e una gioia anche per loro, che per natura animali in movimento». Certo i cavalli non sono nati per vivere in box o girare in tondo, come invece accade oggi, per rispondere ad esigenze di gestione obiettivamente umane.

Il percorso e i parchi attraversati

Ippovia dei parchi

Cinque le tappe: da Vanzago a Ghirla, passando per il Parco del Roccolo, il Parco dei Mughetti, il Bosco di Rugareto, il Parco del medio Olona, il Parco RTO – Rile Tenore Olona, il Parco Campo dei Fiori ed il Parco degli Aironi. Oltre ai punti di sosta presso maneggi affiliati, nel percorso ci saranno numerosi punti di interesse, quali ad esempio, il parco archeologico di Castelseprio, il Monastero di Torba e il Sacro Monte di Varese.

La Via Francisca ancora una volta protagonista

Ippovia dei parchi

«E’ stata una piacevole sorpresa, la Via Francisca del Lucomagno» ci racconta ancora Giuseppe Palmieri, «scoperta mentre stavamo progettando il percorso. Ci siamo interessati e ci ha entusiasmato la presenza di una strada millenaria che passa da Torba e dal Sacro Monte di Varese». Il progetto Ippovia dei Parchi coinciderà per un tratto con la quarta tappa della Via, quella che si snoda in Valle Olona, e per tutta la seconda che da Brinzio arriva in Valganna.

Proprio qui lungo la Via Francisca, al Lago di Ghirla, è previsto l’arrivo e il termine del viaggio domenica 26 settembre, nel pomeriggio.

Eleonora Martinelli
eleonora.martinelli@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Settembre 2021
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