Installazioni d’arte nel parco di Villa Clerici Piatti: apertura sabato 25 settembre
Sabato 25 e Domenica 26 settembre c'è la mostra “Luogoeopera”, installazioni di tre giovani artisti: Anny Ferrario, Dana Visintainer, Antonio Pizzolante
Sabato 25 e Domenica 26 Settembre Villa Clerici Piatti, in via Duca d’Aosta 15 nel rione di Velate a Varese, presenta “Luogoeopera”, le installazioni di tre giovani artisti.
La scultrice Elda Clerici ospita i lavori di Anny Ferrario, Dana Visintainer, Antonio Pizzolante, artisti con esperienze espositive comuni, ma soprattutto con un identico orientamento ideativo dell’opera. Le installazioni si rapportano allo spazio della villa cercando reciprocità nell’ architettura e nella natura del parco che la circonda.
GLI ARTISTI
Elda Clerici, di origini genovesi ma vissuta per lungo tempo a Milano, inizia il suo percorso artistico sul finire degli anni ’70. La sua versatilità creativa ed eclettica la conduce ad un diverso approccio tecnico sia in pittura che in scultura utilizzando materiali di riciclo e realizzando installazioni con curiosa e sottile ironia. A decorrere degli anni ’90 l’attività espositiva si realizza in spazi pubblici e privati con ampio consenso di pubblico. Sue opere sono collocate in Musei e collezioni private a Roma, Milano, Trieste, Venezia, Montecarlo, Parigi, Madrid, Berlino.
Dana Visintainer formazione artistica ( scultura Accademia Belle Arti di Napoli ) Negli anni ‘70 perfeziona le sue esperienze artistiche con studi di tecniche ceramiche. Insegna per molti anni discipline artistiche e collabora per la stesura di testi d’arte per adolescenti. Nel 1975 muove i suoi interessi verso la lavorazione dei metalli sviluppando un rapporto corpo /gioiello/scultura. Nel ‘95 si trasferisce in sud America. Con le sue opere è stata presente in mostre personali e collettive in sud America e Stati Uniti.
Anny Ferrario è incisore, scultrice e ceramista, ed insieme alle grandi opere crea gioielli in fusione a cera persa. Dal 1992 è presidente dell’Associazione culturale Atelier Capricorno con sede a Cocquio Trevisago. A Luino, sul Lago Maggiore, ha aperto lo showroom Studio d’Arte Alchimia dove sono esposte in permanenza i suoi lavori. Sue mostre personali sono state allestite in numerose città italiane. All’estero ha esposto in Svizzera, Belgio, Germania, Stati Uniti, Giappone, Cina e Lituania.
Antonio Pizzolante compie gli studi accademici nei primi anni ’80, poi esperienze nell’ambito della scenografia lo introducono verso le pratiche della scultura che persevera e approfondisce tra gli anni ’80 e ’90. Intenso il percorso espositivo, con partecipazioni in rassegne nazionali e internazionali a Parigi, Lugano, Milano, Torino, Firenze, Venezia, Roma, Bad Voslau, Girona, Caen, Saragozza. Tra i riconoscimenti più importanti il primo premio alla XXII Rassegna Nazionale di Disegno Contemporaneo. “Giovanni Segantini” e il primo premio alla 14° edizione per l’Arte Contemporanea del Comune di Sarezzo in provincia di Brescia. Nel 2005 è tra gli artisti premiati alla prima Biennale di Ankara in Turchia, nel 2012 è invitato al Padiglione Italia della 54 Biennale di Venezia “L’arte non è cosa nostra” a cura di Vittorio Sgarbi al Palazzo delle Esposizioni di Torino, nel 2013 partecipa a “Chromo Sapiens / Florence Design Week” a cura di Rolando Bellini all’Archivio di Stato di Firenze. Nel 2019 partecipa alla rassegna internazionale “Tutti i pani del mondo” a cura di A.B. Del Guercio per Matera capitale della cultura. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
LA VILLA
La villa è una delle più antiche di Velate, il cui nucleo originario risale probabilmente al Medioevo. La dimora ebbe origine come roccaforte che solo successivamente, attraverso diverse trasformazioni nel XVI e XVII secolo, assunse l’aspetto di villa residenziale. I primi proprietari furono i Bianchi di Velate, la cui importanza, non solo a Varese ma anche a Milano, è testimoniata da documenti storici fin dal Duecento.
Mentre rami minori della famiglia Bianchi si trasferirono in zone limitrofe come Masnago o Caidate, il ramo principale rimase a Velate e si estinse tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, periodo in cui fu probabilmente affrescato il porticato. In questa antica dimora risiedeva la famiglia velatese dei Bianchi il cui ultimo discendente, Marziale Bianchi, morì senza prole verso la metà dell’Ottocento. La villa venne acquistata da Giuseppe Piatti, ed infine giunse alla famiglia Clerici.
La parte centrale dell’edificio, caratterizzato da una pianta a “U”, è occupata da un cortile, attorno a cui si dispongono le due ali con porticato, le cui pareti conservano interessanti affreschi raffiguranti scene di caccia e di vita rustica databili al XVII secolo.
In fondo all’ala ovest vi è la torre dotata di loggette e parte della costruzione medievale, invece l’ala est è raccordata ad un cortile più piccolo dotato di servizi e rustici.
IL GIARDINO
Il parco all’inglese, di modeste dimensioni, rappresenta una prosecuzione del cortile e venne creato attorno al 1878, quando i Piatti acquistarono dei terreni con costruzioni adiacenti alla loro proprietà dai vicini Bianchi D’Adda.
Orari: 25 \ 26 Settembre 10.00 \ 12.00 – 17.00 \ 19.30
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