La Cgil chiede collaborazione tra Regione, Comune e Asst Sette Laghi sui parcheggi al Del Ponte
Il tema del diritto al posteggio gratuito per i dipendenti è stato affrontato nel corso dell'ultima trattativa sindacale. La Cgil ricorda le responsabilità dei tre enti chiamate a collaborare per risolvere la questione
Il tema dei parcheggi per i dipendenti dell’ospedale Del Ponte deve rimanere fuori dalla campagna elettorale. La Cgil torna sulla questione dei diritti dei lavoratori sanitari stigmatizzando l’uscita della Fials in primis che ha organizzato un presidio fuori dall’ospedale chiamando i candidati del centro destra, coalizione che vede candidato lo stesso rappresentante della RSU.
Il sindacato confederale riparte dalle responsabilità di Regione Lombardia che stralciò dal progetto la realizzazione di un parcheggio interrato sotto al padiglione Michelangelo da circa 200 posti perché troppo oneroso.
I fatti successivi raccontano di una scarsa attenzione alla tematica da parte dell’azienda ospedaliera: « La ASST dei Sette Laghi è sempre rimasta indifferente al problema – spiega la Cgil in una nota – Anzi dove ha potuto, intendiamo l’appalto dei parcheggi all’interno dell’Ospedale di Circolo, si è preoccupata di “fare cassetta”, e quando la pressione dei pazienti COVID si è allentata, ha subito deciso di revocare la gratuità del parcheggio ai dipendenti presso l’Ospedale di Circolo. Vi è poi la decisione del Comune di Varese che, sia pur in modo parziale e non risolutivo, con una propria ordinanza, ha stabilito la gratuità del parcheggio per i dipendenti dell’Ospedale del Ponte fino alla fine della emergenza pandemica, attualmente prevista per il 31/12/2021».
Il tema dei parcheggi, che si trascina dal 2017 anno di inaugurazione del Padiglione Michelangelo, è stato rilanciato dalla Cgil durante la trattativa sindacale dello scorso 8 settembre dove ha proposto, di nuovo, alla ASST dei Sette Laghi di attivarsi e riprendere le trattative con il comune di Varese.
« La questione del parcheggio dei dipendenti presso l’Ospedale del Ponte riporta alla memoria un’altra vicenda simile, quella dello spostamento nell’anno 2019 delle attività distrettuali da via O. Rossi a viale Monte Rosa. Tutte le Organizzazioni Sindacali avevano protestato, sollevando tra le varie eccezioni le difficoltà di parcheggio, in una zona già congestionata. In quella occasione gli enti interessati e la politica varesina non avevano detto nulla. Tutti in un profondo silenzio, quasi a dimostrare la più completa indifferenza al problema. Ma le nostre osservazioni hanno consentito una riflessione sullo spostamento che infatti non è stato effettuato. Le vicende descritte dimostrano ancora una volta che un ospedale o una qualsiasi altra struttura sanitaria non operano al di fuori del contesto urbano, ma sono in osmosi con lo stesso. E’ impensabile attivare o ristrutturare una attività di cura o di prevenzione senza una programmazione integrata e condivisa delle politiche sanitarie, di mobilità e progettazione urbanistica. Regolare i rapporti e le interazioni richiede una visione politica nel più alto significato del termine, cosa che è mancata per affrontare il problema del parcheggio presso l’Ospedale del Ponte ed anche altre questioni.
Ma il futuro non è pregiudicato. Se Regione Lombardia, la ASST dei Sette Laghi ed il Comune di Varese inizieranno un percorso di fattiva collaborazione, le cose dette in questi giorni non saranno state vane».
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